domenica 29 marzo 2009

UN GIORNO IN PRETURA, L'URLO Di TIZIANA DESERTO:"SENZA UNA PROVA, NON FINISCE QUI!"

DI WILDGRETA
Stasera si è conclusa la serie di quattro puntate che ricostruivano il processo per l'omicidio della piccola Maria Geusa. Tiziana Deserto è stata condannata a 15 anni e il video si chiude con le urla di questa donna>:"Basta, basta, basta!". Sapeva la Deserto? Era conscia di quanto accadeva a sua figlia? La testimonianza delle maestre dell'asilo non aiuta. La made era affettuosa, la bambina non aveva segni di maltrattamenti. Viene citato un solo episodio, il giorno in cui Maria andò all'asilo con due lividi sulle guance. Alle maestre parvero strani, ma cambiando la bambina, videro che non aveva altri segni sul corpo. Non parlava Maria, ma nessuno sa se quel ritardo fosse dovuto ai maltrattamenti, neppure il pediatra azzarda ipotesi.Nel complesso, quasi tutti i testimoni descrivono la Deserto come una madre normale. Solo la cugina e la vicina di casa trovano che non fosse troppo affettuosa con lei. Ma a parte il fatto che fosse spesso al telefono, non ci sono altri episodi, almeno in questa puntata, che possano far pensare ad una consapevolezza della Deserto di quale persona fosse davvero Giorni. La Deserto ha presentato appello alla sentenza, perchè a suo dire, non ci sarebbero prove contro di lei. Bisogna, però, capire se essere così "distratti" nei confronti della propria figlia e così leggeri nell'affidarla a un adulto, non costituisca di per sè una prova di colpevolezza.



GUARDA IL VIDEO DELLA SENTENZA


Tiziana Deserto condannata a 15 anni


Per il concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa e nella violenza subita dalla bambina. Era l'aprile 2004

PERUGIA - La corte d'Assise di Perugia ha condannato a 15 anni di reclusione (tre condonati) Tiziana Deserto per il concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa e nella violenza sessuale subita dalla bambina. La sentenza è stata letta poco prima delle 21 alla presenza della stessa imputata, che è scoppiata in lacrime. Maria Geusa è morta il 6 aprile 2004 a Città di Castello all'età di due anni e sette mesi. Per il suo omicidio e la violenza è stato condannato all'ergastolo nel novembre 2995 l'imprenditore Giorgio Giorni, reo confesso.

1 commento:

katraf9 ha detto...

Da quel sabato sera che ho seguito la trasmissione "Un giorno in pretura" rabbrividisco ogni volta che penso al dolore che ha sopportato la piccola Maria, guardo mia figlia e penso che è impensabile voler far del male a degli angeli.
Katraf9

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