sabato 21 marzo 2009

MEREDITH: TESTE, URTATA DA RAGAZZO DI COLORE VICINO ALLA CASA


(AGI) - Perugia, 21 mar. - La sera del primo novembre un “ragazzo di colore” con una “corporatura robusta e non molto alto” e’ stato visto salire di fretta dalle scalette che, da via della Pergola portano in via Pinturicchio e che costeggiano il campetto da basket. E’ quanto ha riferito oggi in aula un giovane perugina, Alessandra Formica, sentita come testimone nel processo per l’omicidio di Meredith Kercher. Secondo quanto riferito ai giudici dalla ragazza, la sera del primo novembre (Meredith e’ stata uccisa la notte tra il primo e il due novembre 2007 ndr), mentre, insieme al fidanzato, stava raggiungendo l’auto lasciata al parcheggio di Via della Pergola, sono stati urtati da un giovane di colore che “a testa bassa e con molta fretta” stava salendo le scalette. “Dopo averci urtato non ci chiese neanche scusa”, ha detto la testimone che ha riferito di non essere in grado di riconoscere quella persona. La giovane, durante la sua testimonianza ha detto comunque di escludere “a priori” che potesse trattarsi dell’ivoriano Rudy Hermann Guede, gia’ condannato a 30 anni con rito abbreviato per l’omicidio di Meredith Kercher.

Sentito in aula anche Marco Quintavalle, proprietario di un piccolo supermercato situato poco distante dall’abitazione di Raffaele Sollecito. L’uomo ha riferito in aula di aver visto, la mattina presto del due novembre, Amanda Knox entrare nel suo negozio per poi uscire e dirigersi verso Piazza Grimana. L’uomo,che ha riconosciuto anche oggi la studentessa americana in aula, ha riferito di non saper indicare se la giovane quella mattina fece acquisti nel supermercato. In aula e’ stato mostrato anche un video relativo ad una intervista rilasciata da Quintavalle alla trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’. L’uomo ha riferito di essere rimasto particolarmente colpito dagli occhi azzurri della ragazza.(AGI)

Cli/Pg

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