Omicidio Meredith, Lumumba: ''Continuo ad essere umiliato''
Il musicista rimase in carcere 14 giorni per poi essere scagionato e prosciolto da ogni accusa: ''Non provo rabbia ma grande delusione''
ultimo aggiornamento: 20 marzo, ore 17:06
Perugia, 20 mar. - (Adnkronos) - "L'umiliazione nei miei confronti continua. Ci sono tanti giornalisti qui che vengono da piu' di 80 paesi del mondo. Se c'e' un australiano qui vuol dire che fino a li' sono arrivato come un mostro". Lo ha detto il musicista congolese, Patrick Lumumba Diya ai giornalisti prima di entrare in tribunale a Perugia, dove sta per iniziare l'udienza per il procedimento che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per il delitto di Meredith Kercher. Lumumba parla a proposito della decisione della Corte D'Appello di Perugia che ha stabilito il risarcimento in 8 mila euro per la sua ingiusta dentenzione, arrestato il 6 novembre del 2007 nell'ambito delle indagini sull'omicidio della studentessa inglese, Lumumba rimase in carcere 14 giorni per poi essere scagionato e prosciolto da ogni accusa."Come si puo' valutare la dignita' di una persona la cui vita e' stata distrutta anche dal punto di vista morale - ha continuato Lumumba - Io sto male. Quello che cerco e' l'equita', non sto chiedendo l'elemosina, non e' questo il discorso, quello che succede a me oggi puo' succedere anche a voi: cioe' che un giorno potreste essere considerati mostri anche fino in Nuova Zelanda. Non provo rabbia ma grande delusione. Ora confidiamo nella Corte di Cassazione".
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