venerdì 13 marzo 2009

OMICIDIO MARIA GEUSA, SECONDO GABRIELLA CARLIZZI

dal sito:http://lists.indymedia.org/pipermail/italy-notify/2005-August/0806-u5.html


Lettera con valore giuridico. zacac at libero.it zacac at libero.it


San Giustino 5 Agosto 2005 signor. Loitan

In riferimento all'articolo postato da mano anonima (per il momento), il quale contiene affermazioni calunniose e inverosimili si richiede l'immediata rimozione. L'articolo è il seguente:

http://italy.indymedia.org/news/2004/04/520848_comment.php#844583

l'indagine su complici del pedofilo assassino
by sospettato satana Thursday, Apr. 08, 2004 at 10:34 AM mail:




Crudele, puntuale, nascosto nel codice della «Rosa Rossa», si è saziato un candidato Giglio. Dov'è nascosto il feticcio strappato dalla verginità della piccola Maria di San Giusto?

Gabriella Carlizzi è convinta, il "mostro" ha colpito ancora. Tutto è andato come da copione, un rituale prestabilito, un codice perfetto, giorno, ora, nome cognome, località, movente, consapevole o inconsapevole. Paradossalmente, poco conta chi ha agito sotto comando, quel controllo mentale che improvvisamente induce il raptus nel massacratore, il cui solo compito, spesso, è quello di consegnare la "prova" del compimento della missione.
Come nelle favole: "Vai, uccidi e portami il cuore!".
Quanto ci racconta Gabriella, fa venire i brividi, eppure la sua testimonianza sembra scandire una successione di vicende dalle quali non è poi così difficile comprendere e sintetizzare, che se il Signore ha un Suo progetto per l'umanità, anche Satana ne ha elaborato uno, contrapposto, concorrente, sacrificale.
Gabriella Carlizzi, parla direttamente, e ci introduce in un mondo buio e terrificante.
"Sono in pochi a conoscere i motivi per i quali affermo senza ombra di dubbio che il massacro della piccola Maria Geusa, straziata a San Giustino, nei pressi di Perugia, il 5 aprile, due giorni fa, è stata l'esecuzione di un rito ideato da coloro che temono, da un momento all'altro, di essere smascherati e di far subire un colpo decisivo alla schola esoterica di appartenenza: la "Rosa Rossa".
Ma come sempre accade nella vita, "do ut des", pertanto chiedere protezione a Satana significa prima di tutto, offrire: guai a presentarsi a mani vuote, il Male si paga e l'uomo è costretto a pagare anche il proprio Male.
E' noto che la mia testimonianza è stata e continua ad essere al centro dell'inchiesta giudiziaria sul "Mostro", sia a Firenze sia a Perugia, dove grazie al Sostituto Procuratore dottor Giuliano Mignini, si è fatto un significativo salto di qualità, fino ad avere conferma di quanto sarebbe rimasto oscuro della misteriosa morte del medico perugino, Francesco Narducci.

Nove anni di instancabile lavoro, per me che il Male l'ho guardato in faccia, fino a sfidarlo, quando mi resi conto che se il Signore mi aveva coinvolto in questa mostruosa storia, era perché io dessi il meglio di me, l'onestà, la verità, la sofferenza, fino a incastrarlo questo "Mostro", fino a portarlo sul banco degli imputati.
Ma torniamo alla piccola Maria Geusa.
Un anno fa, un illustre medico di San Sepolcro, cui ero stata inviata per una sciatalgia, si inventò che la causa era una enorme ernia del disco, da operare con urgenza.
Dopo due giorni entravo in una clinica di Roma, dove abito, e rividi il luminare solo in sala operatoria, senza che mi fosse data la possibilità di capire, di convincermi che l'intervento era necessario. Lo vidi discutere con il suo assistente, non erano d'accordo, e lui si avvicinò alla mia barella: "Signora Carlizzi, le comunico che io prenderò le mie decisioni durante l'intervento".
Provai istintivamente a replicare, in fondo la vita era mia, e spettava a me accettare o no quanto a volte si presenta necessario anche se le conseguenze ti possono cambiare la vita.
"Professore, no, mi riporti in cam.", fui anestetizzata mentre parlavo, e feci appena in tempo ad intravedere con la coda dell'occhio un uomo robusto, appena entrato cui infilavano un camice bianco. Chi era? Non lo seppi mai. Il mio risveglio fu drammatico, sfiorai il coma, e le uniche parole che riuscii a pronunciare furono proprio per il Magistrato di Perugia: "Chiamate subito il dottor Mignini, Mignini, Mignini.." E persi i sensi. Non so dire quanto tempo passò, ma la mattina successiva mi telefonò da San Sepolcro il Professore. Non sentivo più la mia gamba, mi disse che era normale, e aggiunse: "Lunedì, verrò per dimetterla, ma le devo parlare.sa, lei sotto anestesia ha detto molte cose.io le devo parlare."

Ero entrata in clinica con le mie gambe, me ne tornavo a casa su una sedia a rotelle, dimessa come "guarita" e con le parole del luminare: una confessione?
" Signora, l'inchiesta di cui lei è testimone, io la seguo fin dall'inizio, lei non lo sa, ma vede io ho sposato una B., e dunque anche come medico me ne interessai subito, appena mia moglie mi disse che avevano ripescato il corpo di Francesco Narducci.". Da quel momento dovetti imparare a muovermi senza poter contare sulle mie gambe, e nessuno dei tanti specialisti consultati ha creduto all'errore, all'incuria professionale. Qualche tempo prima ricevetti un messaggio anonimo: "Se non la smetti, di andare avanti e indietro da Magistrato, finirai su una sedia a rotelle".
Il Magistrato aprì un fascicolo a parte, e proprio due giorni fa, il cinque aprile, i NAS, su delega del Magistrato hanno interrogato come testimoni, quanti condivisero con me quella tragica esperienza.
Nelle stesse ore San Sepolcro diveniva un focolaio incandescente: chi volle fermare le mie gambe?
E chi decise di sacrificare la piccola Maria?
La sera prima fui presa quasi da un presentimento funesto, e come sempre avviene, alle persone cui raccontavo dell'interrogatorio del giorno dopo, esprimevo il mio timore:"Speriamo che quelli della «Rosa Rossa» non sacrifichino qualche innocente, per salvarsi con l'aiuto di Satana dalla galera."
"Perché dici questo, mi chiese qualcuno, perché poi dovrebbe essere un innocente?"
"Già non te lo avevo detto. Mercoledì mi incontrerò con un testimone-chiave, uno che sa che Pacciani e un medico frequentavano Foligno, e abusavano di un adolescente fino a farlo diventare egli stesso un mostro, uno che divenuto adulto ha ucciso il figlio dell'uomo che vado ad incontrare, il suo bambino.Capisci perché temo per una creatura innocente?"

La notizia della piccola Maria, rimbalzò all'improvviso da un telegiornale all'altro, mentre da Perugia mi arrivavano le telefonate di quanti ormai hanno imparato a riconoscere l'impronta del rito, anche quando si presenta sotto forma di violenza, di bestialità.
Volevo essere sicura, e la certezza potevo trovarla solo decriptando il codice, e non potevo procedere senza conoscere il nome e il cognome della vittima.
Immediatamente mi sono rivolta ad un amico importante, e dopo pochi minuti disponevo dei dati richiesti.
Luoghi di riferimento: San Giustino e San Sepolcro. Siamo nella settimana di Passione e Morte di Gesù. E Gesù si manifesterà ancora, con il nome di Giusto. Se anagrammiamo le due parole Gesù Cristo, ne ricaveremo Giusto Recs (cs=x): dunque Giusto Rex.
Su San Sepolcro ho già spiegato. Di San Giustino so che lì vive il fondatore della Chiesa di Satana, LOITAN. Quando a Perugia fu nominato un autorevole personaggio, Loitan dichiarò alla stampa di essersi convertito per intercessione di Santa Rita. Pensai a un messaggio criptato, e considerai la "conversione" di Loitan piuttosto come il passaggio dalla Chiesa di Satana all'Ordine della Rosa Rossa. Infatti, nel linguaggio esoterico, Santa Rita è sinonimo di Rosa Rossa. Tutti sanno che nel giorno di Santa Rita, ai fedeli viene offerta durante la Santa Messa, una rosa rossa.
La data, la stessa del pericolo giudiziario e dell'offerta sacrificale per scongiurarlo, e dunque il risultato della decriptazione va raddoppiato nel seguente modo: Lunedì, 5 aprile 2004= 1 + 5 + 4 + 2 + 4 = 16 = 1 + 6 = 7. Pertanto si scrive: due volte sette = 77 = sette volte sette = 49 quanti sono appunto i Templi della "Rosa Rossa".
La "Rosa Rossa" nell'offerta sacrificale ribalta il rito cristiano. In questo caso, poiché ricorre la settimana di Passione e Morte di Gesù, e tra l'altro la Pasqua Cristiana, quest'anno, coincide con la Pasqua Ebraica, l'offerta di Gesù a Maria, Madre Sua e dell'umanità, diventa sull'altare della "Rosa Rossa" esattamente il contrario, cioè l'offerta di Maria a Gesù.

E la piccola vittima si chiamava Maria Geusa = MARIA A GESU'.
Ora poiché in questa settimana la celebrazione del rito di morte, è indicata nel Venerdì Santo, è presumibile che un brandello di un organo interno della bambina, sia stato sottratto, come feticcio, come l'ostia da "consacrare" sull'altare della "Rosa Rossa".
Dov'è nascosto il feticcio? A chi è stato dato?
E' probabile che l'uomo fermato sappia molte cose, ma poiché su di lui agisce il "controllo mentale" dei mandanti, solo mediante l'ipnosi e la rimozione passiva e inconsapevole, è possibile "sbloccare" l'ingranaggio psico-emotivo del soggetto in questione, ma anche di qualcun altro, forse una donna.
Un'ultima osservazione: un bimbo sacrificato, è un fiore per il Paradiso. Il feticcio, in quanto puro, può essere stato conservato, fino alla celebrazione, o in prossimità di un luogo sacro, o in un luogo che può essere simbolo del Paradiso, dell'EDEN.
Come vedete il "Mostro" è vivo e operante è l'organizzazione esoterico-massonica che stabilisce "ponti astrali" tra territori noti come terre di Santi. L'asse più interessante al momento è quello UMBRIA-PUGLIA, San Francesco e San Padre Pio!
C'è solo da augurarsi che si arrivi in tempo , prima che altre vittime vengano catturate dalla "Rosa Rossa".
Gabriella Carlizzi, ci saluta in fretta, sta partendo per Perugia, ci dice: "Pregate per me, oggi è lì che devo andare."

Gabriella Pasquali Carlizzi


http://www.disinformazione.it

1 commento:

Sputafuoco ha detto...

Disinform.it
by Verita Saturday, Jul. 30, 2005 at 8:32

La signora Carlizzi vedendo il suo curriculum pare sia specializzata in calunnie e diffamazioni. Più volte è stata denunciata sia lei che i suoi compagni, spesso membri della congrega religiosa di matrice cattolica da lei fondata e diretta. Tale sodalizio è stato diffidato dalla Chiesa Cattolica di ROMA e non riconosciuto per le dichiarazioni da loro esposte che risultano non compatibili con la dotrina cattolica.
La medesima asserisce di parlare con la Madonna e di ricevere portentose possessioni medianiche da Fra Berardi che è morto nel 1984.
Non è da escludere visto la tarchiatura del frate che certe problematiche fisiologiche non possano essere date durante la 'monta medianica' e nel trapasso dei messaggi.
Certa gente, non solo dovrebbe essere arrestata ma assieme a loro anche chi li sostiene. Per falso ideologico, calunnia, diffamazione, inquinamento della verità, disinformazione ecc. ecc.
Dientro a tali tabernacoli potrebbero nascondersi inquietanti personaggi del fanatismo religioso di matrice catto-integralista, disposti a tutto!

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