sabato 25 febbraio 2012

BESTIE DI SATANA: SI SUICIDA LA MAMMA DI DORIANO MOLLA

Milano, si impicca Flaviana: accusò le Bestie di aver ucciso il figlio

Milano, si impicca Flaviana: accusò le Bestie di aver ucciso il figlio













L'hanno trovata con un ca­vo elettrico stretto al collo, come era stato per il figlio. Si allunga la scia di sangue la­sciata dalle Bestie di Satana. Flaviana Cassetta, la madre di Doriano Molla, il 26enne morto suicida nel 2000, si è tolta la vita ieri. La donna era sempre stata convinta che i satanisti avessero avuto un ruolo determinante nella morte di Doriano. Come isti­gatori o addirittura come re­sponsabili di un delitto poi camuffato da suicidio. Ma nell'ottobre scorso il gip di Busto Arsizio Nicoletta Guer­rero aveva archiviato il caso.
QUELLO STRANO SUICIDIO
Doriano Molla, appassionato di musica metal, era scom­parso da casa il giorno della vigilia di Natale del 2000. Il suo cadavere fu trovato poco dopo ai piedi di un albero, in un bosco a Cavaria con Pre­mezzo. Gli inquirenti pensa­rono subito a un suicidio, tut­tavia la posizione del cadave­re, alcuni segni sui polsi e una valutazione sul peso del giovane rispetto al ramo a cui si sarebbe impiccato, li per­suasero a scrivere "suicidio sospetto" sul fascicolo. 
23 Febbraio 2012, ore 10:10  cronaca qui

mercoledì 22 febbraio 2012

Concordia, trovata la piccola Dayana

  Concordia, trovati quattro corpi

"Recuperato quello della bambina e di una donna" La piccola aveva 5 anni ed era in vacanza con il padre. Dal naufragio del 13 gennaio, mancavano all'appello 15 persone

GIGLIO - I vigili del fuoco hanno individuato quattro corpi nella parte sommersa della nave Concordia naufragata davanti all'Isola del Giglio. Tra i cadaveri scoperti sul ponte 4 dell'imbarcazione c'è anche quello di Dayana Arlotti, 5 anni, di Rimini e quello di una donna. La piccola si trovava in crociera con il padre. La notizia è stata diffusa dalla struttura del Commissario delegato per l'emergenza naufragio, spiegando che il ritrovamento è stato effettuato poco dopo le 13 da personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco e che il corpo della bimba e quello della donna "sono stati recuperati".
Dal naufragio del 13 gennaio, 1 mancavano all'appello 15 persone.

LO SPECIALE 2

Susy Albertini, la mamma della piccola Dayana Arlotti, è già in viaggio verso l'isola del Giglio. "La notizia ha gelato il sangue alla mamma - spiega il suo avvocato, Heidi Spano - si è concretizzata una realtà temuta ma che fino ad ora non era tangibile". Susy Albertini, ha spiegato ancora l'avvocato, non effettuerà il riconoscimento ufficiale del corpo. "Non se la sente - spiega Spano - ci sarà il test del dna. Credo che nemmeno il compagno della mamma
voglia vedere il corpo della piccola Dayana".

A indirizzare le ricerche è stato uno screening fatto nei giorni scorsi attraverso le testimonianze dei sopravvissuti che avevano indicato i punti dove si sarebbero potuti trovare l'ultima volta che erano stati visti alcuni dei dispersi. Le operazioni di recupero saranno lunghe a cause delle difficili condizioni di intervento.

Nella generale tragedia della Concordia, la storia di Dayana aveva commosso in particolare. Padre e figlia si erano imbarcati venerdì 13 gennaio a Civitavecchia insieme alla compagna di Williams, Michela Maroncelli, 32enne di Villa Verucchio. L'unica dei tre riminesi a salvarsi e a fare ritorno a casa. Tutti e tre, Williams e Dayana e Michela, spiegava nelle ore successive al naufragio la cugina dell'uomo Sabrina Ottaviani 3, "sono andati avanti e indietro. Erano dalla parte dove la gente si è salvata, poi li hanno fatti andare dall'altra, quella che poi ha iniziato a inclinarsi. Se ne sono accorti e sono tornati indietro: la bimba è scivolata, il babbo con lei".

Un incubo reso più pesante dalle condizioni di salute di Arlotti, malato di una grave forma di diabete per cui si era sottoposto a un doppio trapianto di organi che lo costringeva a prendere farmaci salvavita diverse volte al giorno. Al Giglio, dopo il naufragio, la mamma di Dayana - Susy Albertini, ex moglie di Arlotti - fino all'ultimo aveva cercato e sperato di riabbracciare la piccola. "Fatemi salire per ritrovare mia figlia, a me risponderà", aveva chiesto ai soccorritori appena arrivata davanti al relitto.
(la repubblica 22 febbraio 2012)

lunedì 20 febbraio 2012

Torino, mamma suicida in comunità: l'assessore Tisi si autoassolve

 

Note di Wildgreta
Riportiamo questo articolo di Roberta Lerici sul caso della mamma suicida insieme alla sua bambina di 3 anni. L'assessore alle politiche sociali del comune di Torino non ha dubbi: non si poteva fare meglio di così...

 Torino, mamma suicida con bimba: l'assessore e il "beneficio risolvente"

di Roberta Lerici
 
Torino, l'assessore Elide Tisi, «Otto storie su 10 ricavano un beneficio “risolvente” dall’accoglienza in famiglia o in struttura. I bambini che hanno subito traumi lentamente recuperano la propria serenità, le madri la forza per continuare una vita anche senza la stampella dei servizi sociali».


"Più di così si muore", sembra dire l'assessore Elide Tisi quando spiega in una intervista a la Stampa, che è stato fatto tutto il possibile per Alessandra, la mamma che si è lanciata nel vuoto dal secondo piano della comunità in cui era rinchiusa da più di un anno, con in braccio la piccola Marianna.Nessun dubbio, nessuna incertezza, neppure un accenno di velata autocritica di fronte ad una tragedia così grande.
"Il comune di Torino è quello che spende di più per i minori in difficoltà", afferma l'assessore che evidentemente non viene neppure sfiorata dall'idea che forse quei soldi si potrebbero anche spendere meglio, o in modo diverso. Ma, del resto, perchè farsi venire dei dubbi quando si afferma che "otto storie su dieci ricavano un beneficio risolvente dall'accoglienza in famiglia o in struttura"?

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