giovedì 19 marzo 2009

Fritzl ammette gli stupri, la schiavitù e l'omicidio:oggi la sentenza

Il padre-mostro confessa tutti i reati: oggi la sentenza

"Mi riconosco colpevole di tutti i capi di imputazione di cui mi accusate", è stata "la testimonianza filmata di mia figlia... Sono colpevole e mi pento".

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Josef Fritzl Con queste parole è capitolato all'ultima udienza del processo a St. Poelten in Bassa Austria Josef Fritzl, il padre-mostro che per 24 anni ha tenuta segregata, come una schiava, la figlia Elisabeth in un bunker-prigione stuprandola abitualmente e facendole mettere al mondo 7 figli-nipoti. Fritzl ha ammesso tutte le nefandezze compiute anche quelle che non aveva mai confessato: l'omicidio colposo di uno dei sette bimbi dell'incesto e la riduzione in schiavitù della vittima. Il bimbo era nato con una grave insufficienza respiratoria. Fritzl non volle portarlo in ospedale. Aspettò che spirasse e poi ne bruciò il corpicino in una caldaia. «Non so perchè non l'ho aiutato, speravo che ce l'avrebbe fatta», ha detto ieri confermando pure di essere stato presente al parto nella cella e di essersi accorto che il bimbo respirava male: «Avrei dovuto capire che il bebè stava male» ha ammesso ieri.

La confessione, a tutto tondo, che è scaturita dopo la visione del video-testimonianza della figlia Elisabeth sul martirio subito, ora rischia di fargli prendere l'ergastolo. È stata una dichiarazione-choc che ha sorpreso perfino il suo avvocato Rudolf Mayer. Il mostro di Amstetten ha pure svelato il suo volto, che nei giorni scorsi aveva nascosto dietro una cartellina azzurra, subito catturato da migliaia di flash. Sembra che Elisabeth, ieri, abbia assistito in parte all'udienza, in incognito, perchè intende scrivere un libro sul proprio calvario e voleva «cogliere le impressioni» in aula e vedere le reazioni del padre. È arrivata lì insieme al personale dell'istituto psichiatrico di Mauer-Amstetten, dove era stata ricoverata con i figli dell'incesto dopo la liberazione, nell'aprile dell'anno scorso.

La sentenza è prevista per oggi. L'ipotesi più probabile è che sarà condannato all'ergastolo, da scontare in un istituto per «criminali psichicamente abnormi». È probabile che Fritzl abbia deciso di «confessare» per evitare il carcere vero. E che l'improvviso «pentimento» di fronte al video della figlia sia stata una finzione. Secondo la perizia della psichiatra Adelheid Kastner, Fritzl è molto pericoloso e potrebbe essere recidivo. Va, dunque, rinchiuso perchè «c'è il rischio che commetta nuovi delitti». Infatti malgrado l'età, 74 anni, il suo bisogno di potere e sessualità non sono estinti. Altri psichiatri temono, invece, che Fritzl possa tentare il suicidio. A chi gli chiedeva come mai, fra i suoi sette figli, avesse scelto proprio Elisabeth come vittima, lo stesso Fritzl ha spiegato che lei è come lui: «È una testona come me, è pure forte come me, e più l'avversario è forte e più grande è la vittoria».


Natalia Poggi

IL TEMPO 19/03/2009

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