Nelle oltre 600 lettere tra quelle inviate e quelle ricevute dal carcere ad amici e parenti, Amanda Knox non si sarebbe mai tradita. La conferma è stata data ai Pm Mignini e Comodi direttamente da Aida Colantone, interprete del ministero dell'Interno che si è occupata dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher
Perugia, 13 marzo 2009 - Nelle oltre 600 lettere tra quelle inviate e quelle ricevute dal carcere ad amici e parenti, Amanda Knox non si sarebbe mai tradita. La conferma è stata data ai Pm Mignini e Comodi direttamente da Aida Colantone, interprete del ministero dell'Interno che si è occupata dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher.
Mai uno sfogo fuori dalle righe o una parola che potesse servire alle indagini. Per l'inteprete è forte il sospetto, proveniente dalle lettere, che Amanda "immaginava di essere intercettata". L'interprete però è utile per fornire un nuovo profilo di Amanda nel corso degli interrogatori e dei sopralluoghi. Descritta dagli agenti sempre fredda, oppure fuori dalle righe perchè non dispiaciuta o turbata della morte di Meredith, dalla testimonianza della Colantone esce come una persona completamente diversa.
"Nel corso di un sopralluogo nella casa del delitto - spiega riferendosi ad Amanda - cominciò a tremare e poi la vidi piangere". Remissiva anche in un interrogatorio in Questura: era bianca in volto e con gli occhi chiusi, con il capo reclinato".
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