La difesa non apre bocca, trincerandosi dietro a un netto «No comment». Lo stesso fanno in Procura. Una battuta veloce scappa soltanto all'avvocato della famiglia Castagna, Francesco Tagliabue, e a quello della famiglia Frigerio, Manuel Gabrielli. «Se fosse così come analizzato dagli studiosi - commenta Tagliabue - sarebbe una ulteriore conferma dei fatti e della ricostruzione da parte della Procura. Del resto era prevedibile che in quei segni ci fosse qualcosa che potesse fare riferimento alla vicenda». Tagliabue comunque si riserva di analizzare i testi e i segni. «Una volta visto nel dettaglio quello che ci sarà scritto, allora potrò dire di più».Sulla stessa lunghezza d'onda l'avvocato Gabrielli, che proprio ieri ha fatto visita al supertestimone Mario Frigerio.«È sconcertante - dice - Se così fosse, se gli studiosi avessero ragione, sarebbe una ulteriore dimostrazione della pericolosità di quei soggetti». Difficile però non chiedere al legale una battuta sulla visita a Frigerio.«È carico, determinato - commenta - Ho visto un uomo pronto a testimoniare in aula e a dire tutto quello che ha visto».A tal proposito prende forma il calendario delle prossime udienze. Lunedì prossimo saranno una dozzina i testimoni che risponderanno alle domande del pubblico ministero, Massimo Astori, degli avvocati di parte civile e di quelli della difesa. L'aula della Corte d'Assise si aprirà per amici di Raffaella Castagna ed ex condomini della corte di via Diaz.Il 22 febbraio invece toccherà ai figli di Mario Frigerio, Elena e Andrea, che dunque saranno divisi dal padre che dovrebbe testimoniare non nell'udienza del 28 ma in quella del 26. Il 22, giorno che fin da ora si annuncia carico di emozioni, parleranno anche Carlo Castagna e il figlio Pietro, come pure Giuliano Tavaroli, l'ex capo della Security di Telecom che, rinchiuso al Bassone, parlò con Olindo della strage dell'11 dicembre del 2006.
M.Pv.Corriere di Como 9 febbraio 2008
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