mercoledì 20 febbraio 2008

Strage Erba, le parti civili: «Strategia difensiva senza uscita»

I commenti degli avvocati

«Ha imparato benissimo la lezione e ha mostrato una grande freddezza, lucidità e intelligenza. Comunque, ci aspettavamo prima o poi questo intervento di Olindo. Fa parte della strategia difensiva».Le dichiarazioni spontanee rese ieri mattina in aula da Olindo Romano non hanno stupito i legali di parte civile impegnati nel processo per la strage di Erba, tutti convinti che la mossa - neppure troppo a sorpresa, a loro avviso - del netturbino accusato della mattanza non cambierà le carte in tavola.«È un passo quasi scontato che fa parte della strategia difensiva - sottolinea Manuel Gabrielli, legale di Mario Frigerio e della sua famiglia - Mi ha stupito la freddezza incredibile con la quale ha parlato. Ha dimostrato di essere una persona lucida e intelligente. Ha esposto la lezione che gli è stata insegnata in modo chiaro e preciso, senza sbavature. Ce lo aspettavamo, mentre probabilmente non avverrà la stessa cosa con Rosa. Lei, credo, parlerà soltanto nel momento in cui sarà interrogata».«Ha ripetuto bene la lezione - dice ironicamente anche Roberto Tropenscovino, avvocato di Azouz Marzouk - Peccato che subito dopo, nella sua deposizione, il luogotenente Gallorini abbia di fatto chiuso ogni via di fuga a questa strategia che vorrebbe un colpevole diverso dagli imputati. Manca solo che ci dicano che a compiere la strage sono stati due extraterrestri».Per le parti civili il processo è chiuso. «Nella sua deposizione - dice ancora Tropenscovino - Finocchiaro ha anticipato che Olindo ha detto 'Sono stato io'. Più evidente di così. Secondo me dovrebbe essere finito tutto da un pezzo. Il processo naturalmente si deve fare, ma credo che l'esito sia scontato. I dubbi sono oggettivamente pochi».Un concetto ribadito dal legale dei Frigerio. «Il luogotenente Gallorini ha fatto una ricostruzione più che precisa - dice Gabrielli - e a mio avviso credo che abbia escluso la sussistenza della tesi di qualsiasi commando o altre ipotesi analoghe. Credo che il processo si concluderà già il 22 febbraio, quando i figli di Mario Frigerio ripeteranno la versione del padre. E lo stesso Mario ribadirà tutto in aula il 26, quando sarà chiamato a deporre».Il sopravvissuto alla strage di via Diaz è stato informato della tesi del commando che avrebbe compiuto la strage. «Gli ho riferito di questa ipotesi - conferma Gabrielli - ma ha sorriso e ha ripetuto: 'Ma quale commando, io l'Olindo l'ho visto in faccia'».Soddisfatto al termine dell'udienza anche il legale della famiglia Castagna. «La ricostruzione dei testi oggi in aula è stata dettagliata e completa - dice Francesco Tagliabue - I riscontri sui fatti sono stati molto precisi e chiarissimi. Adesso aspettiamo la testimonianza di Mario Frigerio».Pochi invece i commenti dei difensori dei due imputati. «Sono emersi fatti interessanti che dovremo esaminare e approfondire - dice Fabio Schembri - Non sta a noi comunque fare commenti. La valutazione spetta ai magistrati. L'aula non è un round e non possiamo commentare ora le risposte dei testi. Gli avvocati devono soltanto difendere i loro assistiti, nient'altro». «Io sto zitto - ripete invece Enzo Pacia - Non ho nulla da dire». «Sono stati confermati elementi interessanti - aggiunge Luisa Bordeaux - mentre su altri elementi manca ancora la completezza. Le prove dell'accusa personalmente non mi convincono mai, ma questo è il gioco della parti».

Corriere di Como 19 febbraio 2008 Anna Campaniello

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