giovedì 14 febbraio 2008

STRAGE ERBA/ "A UCCIDERE FORSE E' STATA UNA BANDA DI KILLER"

Un libro scritto da due giornalisti avanza nuove ipotesi

Milano, 13 feb. (Apcom) - "In questa vicenda non torna niente". Questa la premessa sulla quale si muove il libro, o meglio "la controinchiesta", dall'eplicito titolo "Il grande abbaglio - Due innocenti verso l'ergastolo?" dedicato alla strage perpetrata a Erba (Como) l'11 dicembre 2006, di cui in questi giorni si sta celebrando il processo che vede come imputati i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. Gli autori del volume in uscita per Aliberti Editore, i giornalisti Felice Manti e Edoardo Montolli, citando una serie di testimonianze inedite raccolte nei giorni successivi il quadruplice omicidio, arrivano ad avanzare l'ipotesi che a compiere la strage potrebbe essere stata una banda composta da alcuni extracomunitari e da un italiano.
Ma i due autori sollevano soprattutto dei dubbi, come aveva già fatto in questi mesi dalle colonne del quotidiano milanese "Il Giornale". "La perizia del Ris è stata depositata ben dieci mesi più tardi e non ha trovato tracce degli imputati sul luogo della strage, né delle vittime in casa loro o in garage" spiegano i due giornalisti, che aggiungono che perfino l'unico sopravvissuto alla mattanza, Mario Frigerio, "dopo aver detto che l'aggressore era un gigante di colore e dai capelli rasati, nove giorni dopo la strage ha accusato un vicino di casa che conosceva bene da tempo".
Di ogni cosa è stato riportato l'esatto contrario di quanto era nelle carte - incalzano Manti e Montolli - e scavando e indagando, il dubbio ha preso sempre più piede, fino ad accorgerci che le cose potevano essere andate, dati alla mano, in tutt'altra maniera". Da qui l'idea di realizzare una vera e propria controinchiesta, accolta con favore dai coniugi Romano che in una lettera scritta dal carcere del Bassone di Como lo scorso 14 gennaio e indirizzata a Manti e Montolli "giustificano", tra l'altro, le loro loro confessioni come "il frutto di una persecuzione e di una sottile violenza psicologica, attuata nei nostri confronti da chi stava svolgendo le indagini, in buona o malafede (Ris esclusi)".
Le 256 pagine de "Il grande abbaglio" sono una sorta di risposta all'altro volume dedicato alla terribile vicenda di Erba: "Vicini da morire", pubbblicato a ottobre 2007 da Mondadori, nel quale Pino Corrias si concentrava invece sulla "banalità del male" sullo sfondo del clima di tensione e paura che regna nella provincia profonda del Nord Italia.
13 febbraio 2008

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