lunedì 4 febbraio 2008

PROCESSO ERBA:VIGILI DEL FUOCO, INCENDIO DEVASTANTE

(AGI) - Como, 4 feb. - "Un incendio, per noi esperti, 'parla'. Abbiamo capito subito che i punti di innesco delle fiamme che hanno dato vita all'incendio dell'appartamento di via Diaz erano almeno 4: nella camera matrimoniale con fiamme devastanti partite dal letto, nella cameretta del bambino e sui corpi delle due donne". Lo ha spiegato stamani davanti ai giudici popolari e togati della Corte di Assise di Como l'ing. Massimo Maria Bardazza, consulente dei vigili del fuoco chiamato dalla pubblica accusa, rappresentata dal sostituto Massimo Astori, per descrivere come sia stato appiccato il fuoco dopo il massacro. Le fiamme piu' devastanti nella camera matrimoniale dove sarebbero state appiccate sul materasso. "Il corpo della nonna era vicino allo stipite, all'esterno della cameretta del bambino. Secondo Bardazza, le fiamme che hanno bruciato lo stipite sarebbero quelle che hanno semicarbonizzato il corpo di Paola Galli e, per questo, stando al perito, quelle interne alla cameretta avevano avuto un altro innesco. Chi quella sera compi' l'eccidio tento' di distruggere i cadaveri di Raffaella Castagna e della mamma Paola dando loro fuoco con liquido infiammabile del tipo usato per il caminetto e versato sulle gambe. Nella cameretta del bimbo furono due gli inneschi: il lettino e la cesta dei giochi. "Al laboratorio cui sono stati inviati i reperti sono state rilevate le 'impronte digitali', ovvero si e' potuto identificare cio' che e' stato usato per dar fuoco ai corpi. Si tratta di un liquido accelerante del tipo 'diavolina', sostanza non presente sugli oggetti intaccati nei due locali". L'esperto ha spiegato come l'intervento dei pompieri, convinti di dover spegnere un normale incendio, abbia compromesso la presenza di tracce sugli oggetti. L'avvocato Enzo Pacia, per la difesa, ha cercato di capire se il tipo di liquido infiammabile utilizzato possa ustionare chi gli si avvicina incautamente con un accendino acceso: "No perche' sono prodotti, composizioni idrocarburi, fatti apposta per non ustionare". Secondo Bardazza e' stato utilizzato un solo tipo di liquido cosparso un po' ovunque. Ultimata la deposizione del perito, una breve pausa dell'udienza per poi riprendere con l'escussione del dott. Giovanni Sola, medico legale che esegui' le autopsie. (AGI)

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