lunedì 10 marzo 2008

Hollywood : inizia il processo del secolo

Mercoledì scorso, con la selezione dei giurati, è iniziato a Los Angeles il processo contro il detective Tony Pellicano, specialista nelle intercettazioni telefoniche.
E’ il processo più clamoroso nella storia di Hollywood ed è anche il più scomodo. Pellicano è stato il detective privato delle star, un uomo potente e temuto sia dagli amici che dai nemici.“Se siete un suo amico fate parte della sua famiglia” dice di lui Sylvester Stallone “ma se non siete un suo amico allora siete davvero nei guai. Lui sa tutto di tutti. Può rovinare chiunque come e quando vuole.”
Alla sbarra dei testimoni sfileranno poliziotti, tecnici delle telecomunicazioni, avvocati, giornalisti, detectives privati, impresari cinematografici, attori e attrici.
Arrestato nel 2002 per detenzione illegale di armi da guerra, Pellicano si era visto rifiutare la libertà dietro cauzione perché nel suo ufficio sul Sunset Boulevard gli agenti federali avevano scoperto un vero e proprio arsenale.In questi sei anni non ha mai cercato di affrettare i tempi del processo, anzi. Sa di tenere Hollywood con il fiato sospeso e sembra voler prolungare l’attesa il più a lungo possibile.
Incolpato di intercettazioni telefoniche illegali, corruzione di poliziotti e intimidazione di testimoni, il detective aveva raggiunto la fama grazie ai suoi discutibili metodi di lavoro.
Attraverso i propri avvocati gli attori di Hollywood si rivolgevano a lui per risolvere “velocemente e discretamente” questioni spinose.Tom Cruise lo aveva fatto contattare riguardo al divorzio da Nicole Kidman, Chris Rock si era rivolto a lui per “calmare” una ex rimasta incinta; Michael Jackson gli aveva chiesto di negoziare un accordo con un ragazzino che lo accusava di abusi sessuali.
Tony Pellicano operava in puro stile mafioso, era preciso ed efficace ma oggi coloro che hanno fatto ricorso ai suoi servizi sembrano non sapere chi sia, negano di averlo mai conosciuto.E tutti - senza eccezione - hanno paura di quello che verrà svelato dal processo appena iniziato.
“Questo processo aprirà una finestra sui bassi fondi di Hollywood” ha commentato il suo avvocato “questo non capita tutti i giorni. Ne vedremo delle belle.”
Dal canto suo Pellicano assicura che non vuole male a nessuno “ So che molte persone adesso si sentono in pericolo e molto a disagio” dice “perchè io conosco i loro segreti e molti di questi segreti - se rivelati - sarebbero molto imbarazzanti.Ma l’etica professionale mi impedisce di parlare. Sono e rimango un professionista, sono fedele a una certa morale e ad un profondo senso di omertà.”
(10 marzo 2008 Le Figaro)

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