Siltta a domani la decisione del gip Romanazzi sulla scarcerazione di Filippo Pappalardi
di Antonio Scotti
La dinamica della caduta di Ciccio e Tore, i due fratellini scomparsi il 5 giugno 2006 e ritrovati il 25 febbraio scorso all'interno di una cisterna profonda 25 metri, è al vaglio degli inquirenti. Stamattina, infatti, polizia scientifica e medici legali hanno rielaborato al computer una possibile ipotesi di come Ciccio e Tore siano precipitati nella cisterna sulla base degli utlimi rilevamenti. Per questo sono state ricostruite le fratture riscontrate sui due corpi e, su questa base, sarà anche simulata la dinamica della caduta con l'ausilio di manichini virtuali. Ciò potra consentire di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e che in modo i ragazzini siano finiti in quel pozzo.
Proprio due giorni fa la polizia è tornata nella casa abbandonata per ispezionare i gradini del lungo cunicolo verticale dal quale sono precipitati Ciccio e Tore. Tra gli strumenti utilizzati anche una lampada a raggi ultravioletti utile a rilevare l’eventuale presenza di materiale organico.
Intanto è stata rinviata a domani mattina la decisione del gip Giulia Romanazzi sulla richiesta di scarcerazione di Filippo Pappalardi, padre dei due fratellini, accusato di duplice omicidio e occultamento di cadaveri. Da quanto si è appreso, pare che lo slittamento a domani sia dipeso solo ed esclusivamente da motivi di natura tecnica. Ma non è escluso che la decisione potrebbe essere stata assunta sulla base della richiesta della difesa di considerare gli esami istologici dei medici legali sui corpi dei due fratellini. Per domani, infatti, è prevista la consegna in Procura di una prima relazione delle analisi. Ma tale richiesta, di fatto, allungherebbe ancora di più i tempi di decisione del gip, dacché si dovrebbe attendere che la Procura trasmetta all’ufficio del gip le analisi e che il giudice li possa esaminare.
Bari Live 10 marzo 2008
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