venerdì 27 febbraio 2009
MEREDITH: EX CAPO MOBILE, TELEFONI IMPUTATI SI SPENSERO INSIEME
(AGI) - Perugia, 27 feb. - Si e' aperta con la deposizione dell'ex capo della squadra Mobile di Perugia, Domenico Giacinto Profazio l'udienza di oggi per il processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Presenti in aula anche i due imputati. Amanda indossa un paio di jeans e un maglioncino di colore viola. Raffaele, invece, si e' presentato in aula con un paio di pantaloni marroni e maglioncino fuxia. In aula anche il padre di Amanda, Curt Knox. Ad essere ascoltati oggi sul banco dei testimoni saranno gli investigatori della polizia che fin dal primo momento hanno svolto le indagini sull'omicidio.
(AGI)- Perugia, 27 feb. - Tra le 20 e le 20.30 della sera del primo novembre del 2007, la stessa sera in cui Meredith Kercher e' stata uccisa, i telefoni cellulari di Raffaele Sollecito e Amanda Knox smisero quasi contestualmente di funzionare. E' quanto ha ricordato questa mattina in aula, Domenico Giacinto Profazio, capo della squadra mobile di Perugia all'epoca dei fatti e oggi testimone davanti alla Corte d'Assise di Perugia.
L'ex dirigente della mobile di Perugia ha ricostruito in aula tutte le fasi delle indagini, dai momenti immediatamente successivi al ritrovamento del cadavere di Mez fino agli accertamenti successivi, i sopralluoghi, i sequestri e l'arresto degli imputati. "Nell'immediato cercammo di raccogliere quante piu' possibili informazioni sulla vittima e sulle persone che vivevano con lei e nell'appartamento al piano di sotto - ha spiegato Profazio -. Cercammo di ricostruire le sue amicizie e i suoi movimenti fino al momento della morte".
Profazio ha poi ricordato in aula il comportamento di Amanda Knox e Raffaele Sollecito le volte in cui furono convocati in questura. "Ogni volta che convocavamo uno dei due - ha detto Profazio in aula - poco dopo arrivava anche l'altro". L'ex capo della squadra mobile di Perugia ha anche ricordato che la sera tra il cinque e il sei novembre (la mattina del sei e' poi scattato il fermo nei confronti della Knox e di Sollecito) gli fu riferito che Amanda si era messa a fare la ruota nella sala antistante l'ingresso della questura. "In una occasione Amanda si era messa con le sue gambe sopra a quelle di Raffaele - ha detto ancora Profazio - e io dissi loro di evitare questa cosa". La Knox e Sollecito vennero sentiti in questura, la notte tra il cinque e il sei novembre del 2007, separatamente.
"Ad un certo punto mi dissero che Raffaele non stava piu' dando un alibi ad Amanda", ha anche detto Profazio prima di essere interrotto dalle difese. Nella deposizione di Profazio anche il racconto dell'arresto di Rudy Hermann Guede (gia'condannato a 30 anni con rito abbreviato per lo stesso delitto), il sopalluogo nell'abitazione di Raffaele Sollecito (uno la mattina del sei novembre, l'altro dopo dieci giorni, il 16 novembre), il sequestro del coltello ritenuto dagli inquirenti l'arma del delitto. E ancora gli accertamenti sulle telecamere e i tabulati telefonici. In particolare la difesa di Raffaele Sollecito si e' soffermata sui vari accessi effettuati dalla polizia nel casolare di Via della Pegola.
Meredith, Raffaele e Amanda in aula Ripresa udienza al processo di Perugia
E' iniziata l'udienza davanti alla Corte d'assise di Perugia del processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. Tra oggi e domani testimonieranno i funzionari della polizia impegnati nelle indagini. I due imputati sono entrambi in aula. La Knox indossa un twin set viola e jeans, capelli sciolti. Sollecito ha invece una maglia fucsia su calzoni marroni. In aula anche il padre di Amanda Knox, Curt.
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