13/02/2009, ore 19:43 - Afragola, in manette la madre e 5 clienti
di: Nico Falco
Le preparava lei stessa. Le truccava per renderle più carine, faceva indossare loro abiti succinti per renderle più provocati. E poi le dava in pasto all’orco di turno. Per cinque euro. L’ennesima storia di violenza su minori arriva da Afragola, provincia di Napoli. E’ una terribile storia di degrado culturale e sociale, che ha portato all’arresto di sei persone: oltre alla trentaseienne I. R., che costringeva a prostituirsi le proprie figlie, all’epoca dei fatti di otto e dieci anni, con le manette ai polsi sono finiti il compagno della sorella e quattro conoscenti. Un altro uomo, che pure aveva abusato delle ragazzine, è nel frattempo deceduto. Gli agenti pensano però che il giro dei clienti fosse molto più ampio di quello finora emerso. La donna, madre di sei figli, era inoltre solita prostituirsi alla presenza dei figli, tutti minorenni (il più piccolo ha due anni) e ora assegnati alle cure dei servizi sociali. Per lei l’accusa è di induzione alla prostituzione e maltrattamenti.
La ricostruzione
I fatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, risalgono a un periodo compreso tra il 2007 e il 2007. I rapporti con le due bambine, che oggi hanno 11 e 13 anni, e i loro clienti venivano consumati in quello che le piccole chiamavano “’o capannone”, il sottoscala di un palazzo del rione Salicelle di Afragola o nella casa in cui vivevano con la madre. Del padre nessuna traccia, vive altrove e si è reso irreperibile. Gli inquirenti ne sono venuti a conoscenza grazie a una segnalazione sullo stato di degrado in cui viveva la famiglia. Una volta sottratte alla madre e ospitate in case famiglia, le piccole hanno cominciato a raccontare agli assistenti sociali gli abusi. “Mamma non è buona e a casa servono i soldi per la spesa”, ha confidato una delle bambine agli inquirenti.
La donna, interrogata, ha negato tutto. E invece, secondo l’accusa, era proprio lei che contattava i clienti per sé e per le due bambine, scegliendoli in un giro di conoscenti tra i 25 e i 36 anni, spesso assistendo ai rapporti sessuali. Una terza figlia, sette anni, che non ha subito abusi, ha assistito in diverse occasioni alle violenze che si ripetevano più volte alla settimana, ogni volta che la madre voleva racimolare del denaro. Ma i rapporti con gli adulti, ''le cose sporche'', come venivano chiamate dalle bimbe, avvenivano anche senza contropartita economica se con loro c'era lo 'zio'.
Stamani l'operazione degli uomini della squadra mobile della questura di Napoli che ha posto definitivamente fine all'orrore eseguendo le sei ordinanze emesse dalla procura di Napoli. La donna è stata rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli. Gli altri cinque arrestati, ai quali viene contestata l'accusa di violenza sessuale con l'aggravante della minore età, sono stati condotti nel carcere di Poggioreale.
Julie News.it 13 febbraio 2009
3 commenti:
ciao. se ti interessa, ieri c'era un articolo sui pedofili del rione dei poverelli.
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