giovedì 19 febbraio 2009

Grinzane, indagine sui depositi esteri.Per salvare il Premio spunta Dacia MarainiPer salvare il Premio spunta Dacia Maraini

LA BUFERA SULL’ENTE DI VIA MONTEBELLO - SI RICOSTRUISCE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE, MA NEL MIRINO CI SONO ANCHE LE CONSULENZE ESTERNE


Sotto la lente le transazioni su conti in Francia e altri Paesi Ue intestati anche a Soria

MASSIMO NUMA TORINO
Sarà uno screening a 360 gradi, quello degli inquirenti, su tutte le proprietà immobiliari che possono essere ricondotte a Giuliano Soria, al Premio Grinzane e anche ai suoi familiari più stretti. Fondato nel 1982, il Premio ha incassato, nel corso dei decenni, somme ingentissime. Ed è arrivato il momento di verificare «come» è stato impiegato il denaro pubblico.

E ora le indagini si spostano in Europa. Soria e i suoi collaboratori avrebbero le chiavi d’accesso per operare su una serie di conti correnti in Francia, in particolare nella filiale francese della Banque San Paolo e di un altro istituto del gruppo Dexia. Poi sono emersi contatti con dirigenti del Banque Espírito Santo et de la Vénétie SA, un istituto internazionale che ha sede anche fuori dai confini europei. Saranno analizzati i flussi finanziari, gli investimenti e le consistenze reali del suo patrimonio. E’ superfluo sottolineare che, alla fine dell’inchiesta, tutte le operazioni potrebbero risultare comunque regolari o spiegabili.

La casa di Parigi si trova in una delle zone del centro più prestigiose e affascinanti: il boulevard St. Michel. Dicono sia stata una delle magioni del pittore Matisse, ed è a trecento metri dalla stazione del metro St. Michel. In famiglia, la chiamano modestamente «casa Soria». L’agenzia San Paolo è poco distante. Poi sono in corso verifiche sull’appartamento di Ospedaletti, in provincia di Sanremo. Qui viene spesso la madre, Iolanda, e anche lo stesso professore. Che avrebbe pure la disponibilità di un motoscafo, ancorato nel porto turistico. Il suo più stretto collaboratore, Davide Agnello, avrebbe tra l’altro conseguito la patente nautica recentemente, proprio per dedicarsi all’imbarcazione. Da Ospedaletti alla Costa Azzurra. Nel circondario di Nizza, c’è un’altra abitazione di cui sarà necessario accertarne la proprietà. Rientrerebbe nell’orbita di questa famiglia che, secondo gli esperti del settore, avrebbe uno straordinario fiuto negli affari: «Il colpo di via Montebello, è stato veramente magistrale», dicono ammirati.

Infine cominciano a delinearsi i contorni degli immobili torinesi, in via Montebello 21. Cioè la casa privata, al terzo piano, gli uffici del Premio, al primo, infine le cantine, gli archivi e i negozi-magazzino sul piano marciapiede, in via Montebello, dove sono custoditi migliaia di libri e altro ancora, in attesa di essere catalogato, archiviato e infine riordinato in una grande biblioteca. C’è un progetto, in attesa di un sicuro finanziamento. Poi andranno verificate anche le leggende metropolitane nate sull’«impero» di Soria; avrebbe acquistato, in zona Mole, mini-appartamenti affittati a mille euro al mese agli universitari di Palazzo Nuovo.

Resta da analizzare la cospicua parte di Costigliole D’Asti. Il sobrio cascinale di famiglia, in frazione Sant’Anna, in via di ristrutturazione; l’ala del Castello affidata dal Comune al Premio, i 10 mila metri quadrati di giardini, il palazzo Grinzane, con il Ristorante Letterario, attualmente chiuso e la splendida chiesa del ‘600 acquistata dall’associazione per 129 mila euro. C’è un filone dell’inchiesta che porta anche ad Alba, in provincia di Cuneo. Il superteste X, ex braccio destro di Soria, sta riempiendo pagine e pagine di verbali. All’orizzonte spunta il delicato capitolo delle consulenze esterne. D’oro.
lA sTAMPA 19 FEBBRAIO 2009

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