VALDAGNO (6 febbraio) - Produttore e fruitore di materiale pedopornografico: è una delle accuse mosse dai carabinieri della Compagnia di Valdagno a Helmuth Mair, 46 anni, residente a Chiampo (Vicenza), che è stato posto in stato di fermo.
Nei confronti dell'uomo, originario di Bressanone (Bolzano), viene ipotizzato il reato legato alla pornografia minorile e alla produzione e realizzazione di materiale pedopornografico, con induzione dei minorenni a partecipare ad esibizioni pornografiche con il compimento di atti sessuali.
Una ventina, secondo quanto reso noto dai militari, i minorenni che il fermato avrebbe adescato, uno dei quali minore di 14 anni. A Mair è contestata anche l'ipotesi di reato di aver ottenuto atti sessuali da minorenni dietro pagamento, aggravata dal fatto che uno di loro aveva meno di 14 anni.
Helmuth Mair era stato scarcerato nel 2006 per l'indulto dalla Casa Circondariale di Padova, dove era detenuto dal 2000 per reati analoghi. Dopo il carcere avrebbe dovuto essere seguito da un'associazione di volontariato di Arzignano (Vicenza), ma se ne era allontanato finito il periodo di obbligo di presentazione ai carabinieri del luogo. Si era poi trasferito a Chiampo (Vicenza) e qui, secondo l'accusa, aveva ripreso a molestare ragazzi extracomunitari, tra i 14 e i 18 anni.
I luoghi di adescamento, secondo l'ipotesi che ha condotto al fermo, erano quelli di ritrovo dei giovani come biblioteche, oratori e scuole o le sagre paesane. Oppure il fermato aspettava i ragazzi all'uscita delle stazioni ferroviarie, in particolare quella di San Bonifacio (Verona), Thiene (Vicenza) e Verona. Per avvicinarli avrebbe offerto loro circa 50 euro, oppure scarpe e capi di abbigliamento, pasti e bevande, ricariche telefoniche, quindi li invitava a salire sulla propria autovettura e ne abusava. Altri, sempre secondo quanto accertato, li avrebbe portati poi nella propria casa o in altri luoghi per filmarli e fotografarli.
I minori sarebbero stati anche istigati a rifornirlo di nuovo materiale pedopornografico con la promessa di 10 euro a foto: a questo scopo, li avrebbe forniti di hard-disk portatili. I carabinieri hanno sequestrato diverso materiale, tra cui immagini con cui sarebbero stati documentati gli incontri, conservate in un pc e in due digitali. Le indagini, svolte dai militari della compagnia carabinieri di Valdagno e durate tre mesi, sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia e dalla Procura della Repubblica di Vicenza. Per identico modus operandi, ma nei confronti di giovani italiani, Mair era già stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Bolzano su ordinanza della Gip del Tribunale altoatesino.
Il Gazzettino.it 6 febbraio 2009
Nessun commento:
Posta un commento