mercoledì 30 gennaio 2008

STRAGE ERBA:DIFESE CHIEDONO NULLITA’ INTERROGATORI CONFESSIONI

(AGI) - Como, 29 gen. - Gli avvocati della difesa Romano chiedono la nullita’ dei verbali degli interrogatori cui furono sottoposti Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi il 10 gennaio 2006, due giorni dopo il loro fermo. Questo perche’, secondo l’avvocato Schembri, sarebbe stato violato palesemente ogni diritto alla difesa: “I nostri assistiti sono stati tenuti in regime di isolamento anche quando il provvedimento era gia’ decaduto. Ed e’ stato impedito loro di potersi consultare con il proprio avvocato”.Se quella dell’avvocato Schembri sembra una questione “tecnica”, di maggior spessore l’eccezione sollevata dalla collega Bordeaux che, non solo ha chiesto la nullita’ di quei verbali, ma anche degli accertamenti scientifici che furono svolti sulla Fiat di Olindo dove, a detta dell’accusa, sarebbe stata trovata la traccia ematica riconducile al sangue di Valeria Cherubini. “I nostri assistiti - ha detto l’avvocatessa - erano formalmente gia’ indagati sin dalle ore immediatamente successive quanto accadde la sera dell’11 dicembre 2006: furono trattenuti a lungo in caserma, la loro abitazione fu perquisita, furono sequestrati oggetti (alcuni indumenti prelevati dalla lavatrice, ndr) nella loro lavanderia, furono piazzate cimici. Il tutto senza che fosse informato quantomeno un avvocato di ufficio”. Luisa Bordeaux ha svelato che i due coniugi furono invitati a compiere con la loro auto il tragitto Erba-Como per verificare la tempistica e, quindi, la veridicita’ del loro alibi. “Quando lasciarono l’auto al comando provinciale dei carabinieri, furono portati in giro per il centro sempre per verificare la tempistica mentre un brigadiere provvedeva a compiere accertamenti sull’auto piazzando anche una cimice. Anche in questo caso senza che ne fosse informata la difesa”.Immediata la replica del pm Massimo Asturi: “Queste eccezioni sembrano pretestuose in una gia’ debole linea difensiva. Si cerca di instillare il dubbio che sia successo chissa’ che cosa. Noi in quegli interrogatori non abbiamo costretto nessuno a dire quello che volevamo, i due indagati hanno solo raccontato quello che gia’ sapevamo”. Il pm ha chiesto di respingere le eccezioni e a lui si sono associate tutte le parti civili. La giuria e’ in camera di consiglio. (AGI)Cli/Mot/Sgv

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