sabato 19 gennaio 2008

Strage di Erba: dopo i diari segreti adesso scoppia la guerra dei testimoni

IL PROCESSO

(m.rom.) Dopo i diari segreti - che ora tali non sono più - ecco i testimoni da chiamare in aula a deporre. Non passa giorno senza sorprese nelle tappe di avvicinamento al via del processo per la strage di Erba. E adesso scoppia pure la battaglia dei testimoni. A 11 giorni dall'inizio del dibattimento in Corte di Assise a Como - fissato per il prossimo 29 gennaio - è già guerra aperta tra i vari legali sulle persone da sentire.E mentre ieri Manuel Gabrielli, il legale della famiglia Frigerio, ha depositato alla segreteria la sua lunga lista di testi (23 persone in tutto, compresi i figli del superstite e due consulenti tecnici), ecco che lo stesso avvocato si ritrova citato come testimone dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi accusati di essere gli autori della strage del dicembre 2006.Per gli avvocati Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, Gabrielli è ritenuto un testimone necessario sui ricordi di Frigerio e per questo viene chiesto il suo intervento in aula. Una mossa a sorpresa, quella dei legali dei coniugi Romano. Inattesa e inaspettata per chi, come Gabrielli, è da sempre storicamente legato alla famiglia Frigerio. Dovesse essere accettato come testimone dal presidente della Corte, Alessandro Bianchi, infatti, dovrebbe rimettere il suo mandato e non assistere in aula, dopo averlo aiutato notevolmente, Mario Frigerio in quella che è - verosimilmente - la presenza più importante dell'intero dibattimento.«Ritengo la mia testimonianza del tutto irrilevante e incompatibile - fa sapere Gabrielli, sereno, ma determinato - C'è il signor Frigerio vivo e sarà lui a spiegare i suoi ricordi. Non vedo perchè dovrei farlo io». Frigerio, il superstite della strage, diventa più che mai l'ago della bilancia dell'intero dibattimento. È lui il testimone più atteso: solo confermando in aula quanto ha già detto agli inquirenti, potrebbe far prendere una 'piega' ben precisa al processo. Durante quella orrenda sera, nella quale ha perso la moglie Valeria, Frigerio avrebbe riconosciuto in volto il suo aggressore: Olindo Romano, il vicino di casa.Frigerio, in queste settimane di attesa, sembra essere più che mai pronto a confermare ogni cosa: «Tutte queste vicende - aggiunge il suo legale, Gabrielli - non fanno che accrescere in lui la voglia di andare in aula a spiegare ogni cosa. Lo farà e con grande determinazione. Lo deve alla moglie, ai figli e alle altre vittime di questa disgrazia».Saranno dieci i testi citati da Roberto Tropenscovino, il legale di Azouz Marzouk, il tunisino marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, uccisi insieme con Paola Galli, madre di Raffaella, e Valeria Cherubini, moglie di Frigerio. Tra i testimoni non c'è Azouz perché dovrebbe essere chiamato direttamente dalla procura.L'altra novità che prende corpo è che tra le parti civili ci sarà anche la famiglia Castagna: i legali di papà Carlo e dei figli sono al lavoro in questi giorni per una quasi certa costituzione in dibattimento, contrariamente a quanto annunciato prima.
Il Corriere di Como 19 gennaio 2008

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