giovedì 31 gennaio 2008

Strage di Erba, seconda udienza: sfilano i 150 testimoni della difesa. "I VESTITI DI RAFFAELLA BRUCIAVANO"

Strage di Erba, seconda udienza: sfilano i 150 testimoni della difesa

ERBA (30/01/2008) - Seconda udienza nel processo per la strage di Erba. I giudici della Corte d'Assise di Como hanno ammesso quasi tutte le richieste di prova illustrate ieri dal pm Massimo Astori, dai difensori dei coniugi Romano e dalle parti civili. Il presidente ha escluso la testimonianza, chiesta dalla difesa, dell'avvocato di parte civile di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla strage, Manuel Gabrielli. I difensori chiedevano che il legale fosse sentito in relazione ad un documento inviato alla Procura relativo alle dichiarazioni di Frigerio. La Corte, ammettendo gli oltre 150 testi della difesa, una cinquantina dell'accusa (buona parte di questi però coincidono) ha parlato di "palese sovrabbondanza" dei testi, riservandosi di decidere, nel corso del processo, quali sono effettivamente utili, dal momento che molti sono chiamati a deporre sulle stesse circostanze. Da questo momento in poi, le parti civili che sono anche testimoni non potranno assistere al processo fino al loro interrogatorio. Tra questi vi è anche Azouz Marzouk, vedovo e padre di due delle vittime, che è appunto parte civile e testimone dell'accusa. Marzouk rientrerà quindi nel carcere di Vigevano dove è detenuto. In aula sono presenti, come ieri, Olindo Romano e Rosa Bazzi. Anche oggi, come è accaduto ieri, fotografi e telecamere sono stati ammessi per alcuni minuti, e a turno, nell'aula dove si tiene il processo di Erba, in una pausa dell'udienza. Il presidente Alessandro Bianchi, nell'ammettere la presenza, si è raccomandato che avvenisse in modo "più civile" rispetto a ieri. Olindo Romano e Rosa Bazzi, annuendo a una domanda del loro avvocato Enzo Pacia, hanno permesso di essere fotografati. Pacia ha detto di essere "contrariato" da questa loro decisione. Rispetto a ieri, a fotografi e cameramen non è stato consentito di avvicinarsi alla gabbia e hanno dovuto effettuare fotografie e riprese a distanza di alcuni metri. Olindo Romano e Rosa Bazzi, mentre venivano ripresi, chiacchieravano tra di loro.
" I VESTITI DI RAFFAELLA BRUCIAVANO" Vittorio Ballabio, che abita nella corte di via Diaz 25 teatro della strage di Erba dell'11 dicembre 2006, ha ripercorso in aula come testimone le fasi iniziali dei soccorsi dopo che si era accorto del fumo che usciva dalla casa della famiglia Marzouk-Castagna. "Trovai Mario Frigerio ridotto a una maschera di sangue, con i capelli che fumavano - ha detto Ballabio - teste dell'accusa - Mi disse due volte: 'mia moglie e' di soprà, facendo un gesto con un dito".Quando riuscì a entrare nell'appartamento di Raffaella Castagna, vide che il golfino della donna stava bruciando e che aveva le gambe ormai rese nere dalle fiamme, poi scese al piano terra e, mentre lo faceva, sentì una voce di donna gridare "aiuto, aiuto". Era, con tutta probabilità, la voce di Valeria Cherubini, moglie di Frigerio, che rimase uccisa nella strage con Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, la madre di Raffaella, Paola Galli. In precedenza aveva deposto la moglie di Ballabio la quale ha confermato i contrasti tra i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi e la famiglia Marzouk-Castagna

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