mercoledì 30 gennaio 2008

STRAGE ERBA: DA CAPI IMPUTAZIONE UNO SCENARIO DA BRIVIDI

(AGI) - Como, 29 gen. - Ha poi preso la parola il pubblico ministero Astori per l’esposizione dei fatti e per motivare la richiesta di ammissione delle prove d’accusa. Ha ricostruito le fasi di indagine, ha definito “squallida e deplorevole” la scelta difensiva di chiedere l’ammissione come teste dell’avvocato di parte civile Manuel Gabrielli che assiste il superstite Mario Frigerio. Su questo punto ha sollecitato che la richiesta dei difensori sia rigettata. Tra le prove che la giuria dovra’ decidere se ammettere anche un video-colloquio avuto tra Olindo e il criminologo Massimo Picozzi; il libro del giornalista Pino Corrias intitolato ‘Vicini da morire’ e che, a detta del pm, contiene frasi e dialoghi che l’autore ebbe con i due imputati e che rappresenterebbero una ulteriore prova di colpevolezza. Secondo il pm si e’ trattato di una azione “premeditata e pianificata” perche’ i due coniugi non solo avrebbero lungamente pedinato Raffaella Castagna quando in treno da Erba raggiungeva Asso per la sua attivita’ di volontariato, ma avrebbero anche tentato due volte nelle settimane precedenti l’eccidio di penetrare nell’appartamento della famiglia Marzouk. Tra le prove che ha chiesto di ammettere, anche una lettera che i due coniugi avevano fatto redigere al computer da una ex vicina per riassumere il clima di litigiosita’ che avevano con Raffaella e Azouz, litigiosita’ spalmate nell’arco di sei anni e che sfociarono in cinque procedimenti penali, di cui l’ultimo avrebbe dovuto essere trattato dal giudice di pace due giorni dopo la strage. Le parti civili si sono associate alle richieste del pm. (AGI)Cli/Chi

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