lunedì 21 gennaio 2008

Satanismo in Maremma, una minaccia da frenare

21-Jan-2008
Maria Pia Gardini, membro dell'Aris Toscana, ci parla delle moltissime sette che hanno preso piede nel nostro territorio coinvolgendo innumerevoli persone
di Roberta Bogi Pagnini
Grosseto: Più di 6000 sette in Italia, per 1000 tipi diversi di queste aggregazioni di cui 9 su 10 portano denaro nero all'estero e non pagano le tasse nella nostra nazione.
Numeri sconvolgenti, insomma, che dovrebbero farci ragionare sulla gravità di questi gruppi, che sebbene in un primo momento si presentino come spiragli di speranza nelle persone in crisi, con il passare del tempo si rivelano in tutt'altro modo. Già perché in una setta è facile entrare ma è difficile uscirne.
Come ci spiega Maria Pia Gardini, che fa parte dell'associazione Aris Toscana, una volta che una persona è entrata a far parte di una setta non è facile uscire e se uno ci riesce, nella maggior parte dei casi viene perseguitato dagli altri membri. In altre circostanze si riesce ad uscirne con i piedi ma non con la testa e questo rappresenta un grave pericolo perché al primo problema si ritorna a capofitto nel credo che fino a poco prima ci “aveva sostenuto”.
“Esistono moltissimi tipi di sette – spiega Maria Pia Gardini – che vanno distinte in sette sataniche, false religioni, sette new age, di carattere indiano, di falso buddhismo, di santeria (es: wodoo) e lo sciamanesimo. Soltanto nel satanismo è possibile trovare 506 tipi diversi, da quello 'acido' dei giovani che ascoltano musica hard rock satanico e Heavy Metal, fino al satanismo vero e proprio il cui fondatore è stato Aleister Crowley. I riti che vengono svolti all'interno delle sette sataniche riguardano l'adorazione del diavolo, le messe dette al contrario rispetto a quella tradizionale, e l'utilizzo di sangue umano e di caproni; simboli del satanismo sono il pentacolo rovesciato e il numero 666”.
Anche Grosseto e provincia pullulano di satanismo di tipo 'fai da te', poiché viene praticato da ragazzi di 13 e 14 anni che non sanno bene cosa significano i gesti che compiono. Solitamente si drogano, bevono alcool e dopo, nel momento del fervore, si colpiscono a vicenda oppure, compiono gesti lesivi contro icone cattoliche (come tagliare le braccia al crocifisso, un fatto di cronaca avvenuto a Grosseto non molto tempo fa). Ciò che più sconvolge, è che spesso dietro a questi ragazzi c'è un adulto che fornisce ai giovani le informazioni.
In altri casi questi ricorrono ad internet, dove è possibile trovare di tutto di più sull'argomento. Questo problema, che preoccupa e fa riflettere, dovrebbe essere affrontato in primis all'interno della famiglia, in quanto, i ragazzi a cui è stata data una corretta educazione e dei valori, solitamente non sono portati a compiere questi gesti.
Nell'era in cui viviamo, però, la mancanza di comunicazione e dialogo con i figli porta spesso i giovani a formare dei gruppi che, per moda, vogliono 'sballarsi' e fare ogni tipo di esperienza. Due anni e mezzo fa è stato trovato un casale vicino all'Alberese con muri dipinti di nero, candele bruciate e teschi e più recentemente gli stessi elementi sono stati trovati a Roccatederighi.
“Un altro problema che affligge il nostro territorio è dato dalle sette 'new age' che esistono anche a Grosseto".
Un fuoriuscito dalla setta ci ha parlato, ad esempio, del Soka Gakkai. Questa, dice il nostro informatore che ha preferito mantenere l'anonimato, è da considerarsi come una setta vera e propria che non ha niente a che fare con il Buddhismo e che recentemente, ha portato all'intervento del Dalai Lama.
Stava per essere fatto un accordo tra questa setta e il Governo italiano, ma che lo stesso Dalahi Lama ha bloccato il processo in quanto il Soka Gakkai fa capo all'Ibi (Istituto Buddhista italiano) che non ha niente a che vedere con la filosofia religiosa buddhista dell'Ubi (Unione Buddhista italiana).
Il Soka Gakkai nasce in Giappone come partito politico di stampo nazista, mentre in Italia è arrivato pretendendo di diventare una religione in quanto queste, nella nostra nazione, non pagano le tasse.”
Ma la Maremma non si fa mancare proprio niente, infatti sono presenti molte altre sette come Scientology, Osho, Sahaja Yoga e i Testimoni di Geova.
“Quest'ultimi, - spiega Maria Pia Gardini - nascono nel 1800 in America dove Charles Taze Russel affermava che il Signore stesso gli aveva dettato la Bibbia.
Inizialmente si chiamavano 'Seguaci della Bibbia' e solo nel 1931 hanno cominciato a chiamarsi con il nome che utilizzano oggi. I membri di questo movimento praticano la predicazione casa per casa cercando di diffondere capillarmente la propria interpretazione. Ma quello che non tutti sanno, è che all'interno dei Testimoni di Geova esistono delle pratiche sconvolgenti; oltre al fatto che i membri non possono fumare e bere alcool, praticano abusi sessuali sui minori (in America attualmente sono coinvolti in 9 processi) e non accettano le trasfusioni di sangue tanto che in Italia negli ultimi 3 anni sono morte 25 mila persone di cui 5000 bambini.
Per tale motivo, il governo italiano, ha istituito un giudice che tuteli i bambini in pericolo di vita e bisognosi di una trasfusione togliendo la patria potestà ai genitori fintanto che il bambino non sia guarito del tutto.” Insomma, c'è da stare attenti ad ogni tipo di associazione che si presenta come disposta ad aiutarci e a diventare nostra “amica” proprio quando più siamo deboli e ne abbiamo bisogno. Perché sentendone parlare, magari, possiamo pensare che queste cose non possano capitare proprio a noi e invece, capita sempre più spesso, che in momenti di debolezza ci lasciamo andare entrando a far parte di un gruppo senza nemmeno rendercene conto. Una volta dentro, dopo le varie persuasioni, l'utilizzo di alcune droghe, una dieta non variata (che mina l'utilizzo del priprio libero arbitrio) e un vero e proprio “lavaggio del cervello” è difficilissimo uscirne.
L'Aris Toscana, Associazione e ricerca d'informazione sulle sette, di cui Maria Pia Gardini fa parte, aiuta le persone che sono riuscite a venir fuori dalle sette, tende una “mano amica” a chi ha ancora bisogno di fuoriuscire, e cerca di far diminuire il minor numero di individui che prendono parte a queste associazioni grazie all'informazione. Per tale motivo, vengono fatte delle conferenze nelle scuole di tutta la nostra provincia, e non solo, al fine di spiegare bene cosa siano le sette e di scoraggiare i giovani a parteciparvi pena le gravi conseguenze in cui possono imbattersi.
“Il modo per risolvere questo problema – spiega Maria Pia Gardini – oltre che dalla famiglia, dovrebbe arrivare anche dal Governo che invece rimane impassibile a guardare senza far niente. Queste sette dovrebbero essere messe fuori legge. L'unica speranza ci arriva dalla proposta di legge del deputato Pisicchio che riguarda il plagio. Questa legge, che era stata tolta nel 1981, verrà discussa questa settimana e tutti noi ci auguriamo che passi affinché possa portare dei risvolti positivi in questo ambito molto delicato e complesso.”

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