lunedì 21 gennaio 2008

Il nostro lavoro: l'attimo fatale


Riuscire a stabilire l’ora esatta dell’ultimo respiro può aiutare gli investigatori a incastrare un assassino o a scagionare un innocente. Gli esperti spiegano come
Anacleto Flori

“Non siamo stati noi, quella sera eravamo a cena fuori, in un ristorante a Lecco”. Rosa e Olindo Romano, nonostante gli indizi raccolti portassero dritti fino a loro, hanno negato a lungo di essere in qualche modo implicati nella strage di Erba. Un alibi apparentemente di ferro grazie a quello scontrino fiscale, emesso alle ore 23.00, in grado di confermare che al momento in cui Raffaella Castagna, il piccolo Youssef e altre due donne venivano massacrati, loro si trovavano ben lontani dal luogo del delitto. Quando però il medico legale ha stabilito che le vittime erano state uccise intorno alle 20.30, gli investigatori non hanno avuto difficoltà a smontare l’alibi dei due coniugi dimostrando che fra l’orario registrato sullo scontrino e il momento della strage c’era un buco di oltre due ore, mentre per arrivare a Lecco ci vuole al massimo mezz’ora. Tutto il tempo, cioè, di commettere l’omicidio, andare a mangiare la pizza e poi pagare il conto, pensando magari di poterla fare franca...
Fonte: poliziamoderna.it

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