lunedì 26 gennaio 2009
Vallettopoli, Leila Virzì: Ha solo testimoniato e la sua vita è stata distrutta
"Vallettopoli mi ha rovinata". Leila Virzì:ora nessun regista mi vuole
Dai set cinematografici ai mercatini dell'usato dove vende i suoi vestiti per sbarcare il lunario. A Leila Virzì, l'attrice 36enne sentita come testimone nell'inchiesta Vallettopoli, si sono chiuse le porte del "dorato" mondo dello spettacolo. La sua vita è cambiata nella primavera del 2007, quando alcuni giornali la indicarono come la protagonista di un presunto video-fantasma a bordo di uno yacht a Capri con un trans e un politico famoso.
"La situazione è pessima, ho messo di nuovo mano al mio guardaroba, ormai scarso, e ho venduto altri vestiti - racconta Leila a Tgcom - per fortuna ci sono i romeni che me li comprano: 150 euro per poter fare la spesa".All'epoca dei fatti, quando è stata ascoltata dal pm Henry John Woodcock come persona informata sui fatti, Leila oltre come comparsa per il grande schermo (era lei la controfigura della Bellucci in Malena, ndr) lavorava anche in una clinica e stava prendendo un attestato di assistente in sala operatoria. Poi i titoli sui giornali, il suo nome e la sua immagine legati per sempre a una vicenda scomoda alla quale lei si è sempre dichiarata estranea: "Non ho mai toccato droga, ma i colleghi e i pazienti dicevano che ero una cocainomane e una prostituta". "Ho venduto anche il mio orologio, una collana della nonna per la comunione e il braccialetto del battesimo", aggiunge Leila che ora vive da sola nell'appartamento di un amico a Roma, sulla Cassia. Non paga affitto, ma solo le spese."A livello caratteriale sono disintegrata. Ho ancora dei debiti e ho avuto l'ultimo attacco di panico venti giorni fa". La sua storia di disperazione è simile a quella di tante altre persone finite in disgrazia, con l'aggravante della notorietà. Tutti sanno chi sei e associano indelebilmente il tuo nome a quello di una poco di buono. Nel processo per Vallettopoli non è stata accusata di nulla, ma soltanto interrogata. Questo è bastato per gettare discredito su di lei e far chiudere tutte le porte del lavoro nello spettacolo. Nessun regista da allora l'ha più contattata per un lavoro davanti alle telecamere.Lo star system può nascondere molte insidie, soprattutto sul piano umano. "Dopo questa vicenda mi si è creato il vuoto attorno, tutti gli amici sono spariti, ne sono rimasti solo tre". E poi i ricatti, le avances, le offerte di aiuto in cambio di favori sessuali. "E' stato uno schifo vero", dice Leila. Ora il suo attuale avvocato ha chiesto un incontro a Woodcock, ma non ha ancora ottenuto risposta. Il suo nome e la storia dello yacht erano stati indicati ai giornalisti da un avvocato potentino che conosceva l'attrice. Da lì è iniziato il suo dramma. Leila aspetta che venga fatta luce sulla vicenda.Adesso, abbandonato il set, la 36enne lavora come cameriera. "Guadagno 35 euro a sera, poi torno a casa con i mezzi e hanno anche provato a scipparmi". Una storia da film che però Leila non avrebbe mai pensato di interpretare.Filippo Tramelli
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