Rosa e Olindo ancora sotto i flash
I giudici hanno ammesso quasi tutte le richieste di prova illustrate dal pm, dai difensori e dalle parti civili
Rosa e Olindo (Lapresse)COMO - Olindo Romano e Rosa Bazzi per il secondo giorno consecutivo accettano di essere fotografati. «Sì, va bene», è con queste parole, sussurrate nella gabbia dell'aula del tribunale di Como al piano terra, che i due imputati della strage di Erba hanno accettato di essere di nuovo sotto i riflettori dei media. Alla richiesta del presidente della Corte d'Assise Alessandro Bianchi di far entrare in Aula fotografi e telecamere per riprendere i due presunti assassini il loro legale Enzo Pacia gli ha lasciato la parola. Una sola frase e poi è stato concesso per pochi minuti di riprendere Olindo e Rosa all'interno della cella. Come lunedì i due sono uno accanto all'altro mano nella mano. Stessi abiti per lui: maglione marrone e jeans scuri. È in jeans e maglioncino azzurro invece Rosa. Davanti alle telecamere e i flash dei fotografi questa volta tenuti a tre metri dalla cella, Olindo e Rosa non hanno abbassato lo sguardo. Ancora una volta Azouz Marzouk, il tunisino a cui hanno sterminato la famiglia, ha girato lo sguardo.
AMMESSE LE RICHIESTE DI PROVA DEL PM - I giudici della Corte d'Assise di Como hanno ammesso quasi tutte le richieste di prova illustrate lunedì dal pm Massimo Astori, dai difensori dei coniugi Romano e dalle parti civili. Il presidente ha escluso la testimonianza, chiesta dalla difesa, dell'avvocato di parte civile di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla strage, Manuel Gabrielli. I difensori chiedevano che il legale fosse sentito in relazione ad un documento inviato alla Procura relativo alle dichiarazioni di Frigerio. La Corte, ammettendo gli oltre 150 testi della difesa, una cinquantina dell'accusa (buona parte di questi però coincidono) ha parlato di «palese sovrabbondanza» dei testi, riservandosi di decidere, nel corso del processo, quali sono effettivamente utili, dal momento che molti sono chiamati a deporre sulle stesse circostanze.
AZOUZ DEVE LASCIARE L'AULA - Da questo momento in poi, le parti civili che sono anche testimoni non potranno assistere al processo fino al loro interrogatorio. Tra questi vi è anche Azouz Marzouk, vedovo e padre di due delle vittime, che è appunto parte civile e testimone dell'accusa. Marzouk rientrerà quindi nel carcere di Vigevano dove è detenuto.
Corriere della Sera 30 gennaio 2008
I giudici hanno ammesso quasi tutte le richieste di prova illustrate dal pm, dai difensori e dalle parti civili
Rosa e Olindo (Lapresse)COMO - Olindo Romano e Rosa Bazzi per il secondo giorno consecutivo accettano di essere fotografati. «Sì, va bene», è con queste parole, sussurrate nella gabbia dell'aula del tribunale di Como al piano terra, che i due imputati della strage di Erba hanno accettato di essere di nuovo sotto i riflettori dei media. Alla richiesta del presidente della Corte d'Assise Alessandro Bianchi di far entrare in Aula fotografi e telecamere per riprendere i due presunti assassini il loro legale Enzo Pacia gli ha lasciato la parola. Una sola frase e poi è stato concesso per pochi minuti di riprendere Olindo e Rosa all'interno della cella. Come lunedì i due sono uno accanto all'altro mano nella mano. Stessi abiti per lui: maglione marrone e jeans scuri. È in jeans e maglioncino azzurro invece Rosa. Davanti alle telecamere e i flash dei fotografi questa volta tenuti a tre metri dalla cella, Olindo e Rosa non hanno abbassato lo sguardo. Ancora una volta Azouz Marzouk, il tunisino a cui hanno sterminato la famiglia, ha girato lo sguardo.
AMMESSE LE RICHIESTE DI PROVA DEL PM - I giudici della Corte d'Assise di Como hanno ammesso quasi tutte le richieste di prova illustrate lunedì dal pm Massimo Astori, dai difensori dei coniugi Romano e dalle parti civili. Il presidente ha escluso la testimonianza, chiesta dalla difesa, dell'avvocato di parte civile di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla strage, Manuel Gabrielli. I difensori chiedevano che il legale fosse sentito in relazione ad un documento inviato alla Procura relativo alle dichiarazioni di Frigerio. La Corte, ammettendo gli oltre 150 testi della difesa, una cinquantina dell'accusa (buona parte di questi però coincidono) ha parlato di «palese sovrabbondanza» dei testi, riservandosi di decidere, nel corso del processo, quali sono effettivamente utili, dal momento che molti sono chiamati a deporre sulle stesse circostanze.
AZOUZ DEVE LASCIARE L'AULA - Da questo momento in poi, le parti civili che sono anche testimoni non potranno assistere al processo fino al loro interrogatorio. Tra questi vi è anche Azouz Marzouk, vedovo e padre di due delle vittime, che è appunto parte civile e testimone dell'accusa. Marzouk rientrerà quindi nel carcere di Vigevano dove è detenuto.
Corriere della Sera 30 gennaio 2008
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