Sabato 26 gennaio 2008
"Avvocato, lo ripeto: sono pronto per il processo. Sono pronto ad essere interrogato in aula ed a raccontare cosa ho visto quella sera: il fumo, Olindo dietro la porta e poi mi sono ritrovato per terra. Vero che poi gli dano l'ergastolo a quei due lì ?". Una richiesta che è un pò una supplica. Mario Frigerio lo sa bene che dalla sua testimonianza dipende gran parte dell'esito del processo ad Olindo e Rosa, i suoi ex vicini di casa ad Erba, accusati della strage e di averlo quasi ucciso. Vive questi giorni di attesa lontano da tutti, con la figlia. Non legge i giornali, cerca di evitare la Tv. Probabilmente martedì, primo giorno dell'udienza, non si farà vedere al Tribunale di Como. "Arriverà quando sarà il suo momento - precisa l'avvocato Manuel Gabrielli, legale di famiglia e che rischia di essere estromesso dall'aula visto che i difensori di Olindo e Rosa lo hanno citato come testimone -. E' deciso e sicuro più che mai. Non si farà certo intimorire".Gabrielli, al solito, è la "voce" di Frigerio, il superstite, l'uomo scampato per miracolo alla mattanza. Parla lui perchè il 67enne pensionato di MOntorfano non se la sente ed ha ancora un filo di voce viste le conseguenze - permanenti - dei colpi al collo subiti quella sera. "Chiede solo giustizia e non ha problemi ad andare in aula a guardarli in faccia - prosegue il legale -.Non li odia, ma vuole per loro una pena esemplare. L'ergastolo, me lo continua a chiedere...".
Ciao Como 26 gennaio 2008
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