mercoledì 23 gennaio 2008
TESTIMONI: 157 A DIFESA, 53 PER ACCUSA E 30 PER PARTI CIVILI
Sfilata di testimoni al processo per la strage di Erba: 157 per la difesa, 53 per l'accusa e 30 per le parti civili, ma numerosi sono qualli chiamati sia dall'una che dalle altre parti. Scorrendo il lungo elenco di testimoni citati dalla difesa dei coniugi Romano compare anche il nome di Nello Balossino, esperto in ricostruzioni tridimensionali al computer, professore di informatica all'Universita' di Torino. E' stato citato fra i 157 testimoni a difesa dagli avvocati Luisa Bordeaux di Lecco e Fabio Schembri di Milano in vista della prima udienza prevista per martedi' della prossima settimana in Corte d'Assise. A lui i due avvocati nei mesi scorsi avevano affidato, in gran segreto, il compito di compiere una serie di ricostruzioni tridimensionali della scena del crimine. Balossino avrebbe anche realizzato una sorta di identikit di quello che, stando alla linea difensiva, sarebbe il vero killer. Volto ricostruito sulla base delle prime, confuse, dichiarazioni rese dall'unico superstite, Mario Frigerio, prima della testimonianza vera e propria che inchiodo' il netturbino erbese. I due difensori si sarebbero avvalsi anche dell'apporto di un investigatore torinese per le indagini difensive e desiderano sia chiamato a deporre davanti alla Corte. Nella lista ci sono poi tutti i soccorritori intervenuti la sera dell'11 dicembre 2006: da quelli di Lariosoccorso, ai Vigili del Fuoco, compreso Glauco Mauri, il pompiere che per primo entro' in quell'inferno e che strappo' alla morte Frigerio. Hanno indicato i carabinieri di Erba, quelli del Comando provinciale di Como e persino quelli del Ris, oltre all'avvocato Manuel Gabrielli che assiste come parte civile Frigerio. Hanno citato Carlo Castagna (papa', nonno e marito di tre delle vittime) parenti e amici di Azouz (genero di Carlo Castagna), psicologi, assistenti sociali, agenti di polizia penitenziaria e detenuti del Bassone che hanno avuto contatti con i due imputati in questi mesi. Ci pensera' poi il presidente della Corte, Alessandro Bianchi, a dare una sforbiciata alla lista. La Pubblica accusa, invece, si 'accontenta' di 53 testimoni, alcuni sono gli stessi indicati dalla difesa. Nella lista e' stato inserito anche il nome di Azouz. Tra gli investigatori non ha citato gli uomini del Ris. In compenso hanno citato Giuliano Tavaroli, l'ex capo della security di Telecom Italia che durante un breve periodo di detenzione nel carcere comasco ebbe modo di incontrare Olindo raccogliendone alcune 'riflessioni'. C'e' il giornalista scrittore Pino Corrias che ha scritto il libro-documento 'Vicini da Morire'. E' stato poi chiesto di acquisire una 'videoconfessione' resa da Olindo al criminologo Massimo Picozzi quando lo incontro' su incarico del primo difensore dei coniugi, Pietro Troiano. Infine le parti civili: solo 30 testimoni, molti in comune con quelli della difesa e dell'accusa.
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