martedì 15 gennaio 2008
E’stata l’udienza della discordia. Quella in programma per il 13 dicembre del 2006, due giorni dopo la tremenda strage di via Diaz. Saltata, allora, per ovvie ragioni. Rinviate anche lo scorso mese di luglio ed ora – domattina – di nuovo in calendario al Tribunale di Erba. E’ l’udienza che avrebbe fatto andare su tutte le furie Olindo Romano e la moglie Rosa e che, secondo le conclusioni della Procura lariana, avrebbe scatenato nella mente dei coniugi la follia omicida poi compiuta anche se successivamente ritrattata. Domattina, dunque, Olindo e Rosa sono attesi ad Erba anche se difficilmente si vedranno in aula davanti al giudice di pace, chiamato a giudicare la loro presunta aggressione a Raffaella Castagna nel cortile di via Diaz nel dicembre del 2005, proprio il giorno di San Silvestro. La ragazza aveva chiesto, nella denuncia presentata, un risarcimento danni di 5.000 euro.Non ci sarà domani neppure il tunisino Azouz Marzouk, il marito di Raffaella. Il 27enne, sempre in carcere a Vigevano per lo spaccio, non si presenterà perché il suo legale, Roberto Tropenscovino, ha deciso di non costituirsi parte civile. “Non ci voglio neppure pensare a questa vicenda, preferisco spendere tutte le energie per l’altro processo, quello in Assise a Como che scatterà a fine mese e dove saremo determinato come non mai”. Tropenscovino ha pure annunciato che entro venerdì – o lunedì al massimo – presenterà il ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere gli arresti domiciliari per il suo assistito. Nei giorni scorsi il Gip Storaci aveva detto no a questa richiesta.Oggi, intanto, in Tribunale a Como sono state stabilite le date delle prime udienze per il processo ad Olindo e Rosa: si parte il 29 gennaio, in aula anche il giorno dopo (30), poi 4, 6 ed 11 febbraio. La sentenza dovrebbe arrivare entro la fine di marzo
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