giovedì 6 dicembre 2007

Rignano, indagini su altri tre bambini?

Cronaca - Sono 19 le audizioni già disposte dal gip di Tivoli Elvira Tamburelli. Ma il pm Mansi chiede che siano interrogate nuove presunte vittime di abusi pedofili. Proseguono intanto le perizie psicologiche. Interdetto un libro sulla vicenda

Roma, 6 dicembre 2007 - Altri tre bambini potrebbero essere ascoltati in incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sui presunti abusi sessuali ai danni dei minori nella scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Sono già 19 i piccoli per i quali e' stata disposta l'audizione, ma ora il pm di Tivoli Marco Mansi chiede questi nuovi interrogatori al gip Elvira Tamburelli, previa indagine psicologica sulla capacità dei bambini di testimoniare.

LE PERIZIE - Degli iniziali 19 bambini per i quali era stata decisa l'audizione ne sono stati sentiti finora tre sui quattro gia' periziati dalla neuropsichiatra infantile Angela Gigante. I tre, secondo le parti civili, hanno lanciato accuse alle maestre Patrizia Del Meglio e Marisa Pucci, due dei sette indagati, mentre per i difensori degli accusati si e' trattato di racconti fantasiosi, contraddittori e privi di riscontri. Il quarto minore sottoposto ad indagine psicologica, una bambina, non e' stata ritenuta idonea ad essere sentita. Attualmente il pool di esperti nominato dal gip Tamburelli sta eseguendo verifiche su altri otto bambini appartenenti al primo gruppo di 19 dei quali Mansi ha ottenuto di raccogliere la testimonianza.

IL LIBRO INTERDETTO - Intanto il giudice del tribunale civile di Roma Marta Ienzi ha disposto l'inibizione della vendita, la distribuzione e la ulteriore diffusione del libro ''Ho visto l'uomo nero'' del giornalista Claudio Cerasa. Il magistrato, accogliendo un ricorso presentato dagli avvocati Franco Merlino e Antonio Cardamone per conto di alcuni dei genitori dei minori coinvolti come parte offesa nel procedimento della magistratura di Tivoli, ha ritenuto che sia fondata la considerazione che nel testo sono indicati dati che rendono agevole l'identificazione dei piccoli, con conseguente violazione del diritto alla riservatezza. Il giudice, nel condannare lo stesso Cerasa e la societa' editrice ''Castelvecchi'' a pagare 5.500 euro sotto forma di spese di lite, ha scritto nel provvedimento che ''la quantita' dei particolari inseriti rende facilmente riconoscibili le parti ed i minori di cui, tra l'altro, e' stata fornita la vera iniziale del nome di battesimo insieme con i veri nomi dei genitori".
Romaone 6 dicembre 2007

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