martedì 23 novembre 2010

SARAH,IN UNA VECCHIA INTERVISTA A COSIMA SERRANO PARTICOLARI INTERESSANTI




Intervista alla zia di Sarah Scazzi dell'8 settembre 2010


"Ma se avesse deciso di fuggire da Avetrana, mia nipote avrebbe potuto dire alla madre, già al mattino, che sarebbe venuta da Sabrina. In questo modo avrebbe avuto tutto il tempo di allontanarsi, e non destare sospetti almeno fino a sera”. Qual è l’idea che si è fatta riguardo alla scomparsa di sua nipote? “E’ una domanda che ci poniamo noi familiari ogni giorno che passa, ma non riusciamo a darci ancora una spiegazione plausibile. Ci chiediamo in continuazione: perché è stata rapita? E da chi?”"


(di Marco D’Errico) AVETRANA Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi e mamma della cugina Sabrina Misseri, ribadisce l’estraneità della figlia riguardo la sparizione della 15enne. La donna, intervistata da Senzacolonne ieri mattina, ha ricostruito gli ultimi giorni di Sarah, prima di quel tragico 26 agosto quando, tra le 14 e 40 e le 14 e 42, la ragazzina è svanita nel nulla. Sabrina Misseri, di 22 anni, sarebbe ritenuta dagli inquirenti una delle persone più informate circa gli amici che frequentava assieme alla cugina scomparsa. Per questo i carabinieri di Avetrana la continuerebbero a convocare ripetutamente presso la caserma, e avrebbero avviato un filone delle indagini sulla base delle sue dichiarazioni. Sabrina avrebbe dichiarato che Sarah, nei giorni trascorsi dalla cugina a San Pancrazio Salentino, sarebbe stata adocchiata da qualcuno, che poi l’avrebbe rapita ad Avetrana. Cosa ne pensa di questa ipotesi? “Se qualcuno l’abbia notata quando è andata al mercato con la cugina Antonella, poiché non passava inosservata per il colore biondo dei capelli, io non posso saperlo.
Ma durante il soggiorno da mia sorella Salvatora, Sarah non è stata mai da sola. Ha incontrato il padre, che si trovava anche lui in paese, e poi ha trascorso gran parte del tempo in casa davanti al computer e, con l’aiuto di Antonella, ha creato un profilo su Facebook con il nickname di “Buffy”.
Sarah, a San Pancrazio, è stata accompagnata da mia sorella Salvatora, che è venuta a prenderla, con il permesso della mamma Concetta, la sera di lunedì 23 agosto. Ad Avetrana è stata riaccompagnata, sempre da mia sorella, intorno alle 19 di mercoledì 25 agosto”. Sarah e Sabrina avevano amici in comune? “Certamente, quelli che frequentavano con maggiore assiduità erano due ragazzi del posto più grandi di età. Con loro uscivano per andare al mare, presso la spiaggia del villaggio turistico “Aurora” sulla litoranea jonica, nei pressi di Torre Colimena. E a volte si intrattenevano in qualche pub del paese, ma ho sempre pregato Sabrina di non portarla mai fuori da Avetrana per non farle correre dei pericoli”. Sarah era molto legata a sua figlia Sabrina? “Vivevano in simbiosi: era sempre qui perché si sentiva sola a casa sua, non essendoci nessuno che le facesse compagnia oltre la madre, che però era impegnata nell’assistenza del nonno invalido. Passava intere giornate con Sabrina e gli confidava tutto. Ascoltavano musica, si sdraiavano sul letto a chiacchierare, si scattavano delle foto col telefonino e decidevano cosa preparare per la cena.
Erano molto affiatate e si volevano bene come se fossero due sorelle. Ma Sarah era anche molto legata a mia figlia Valentina, di 28 anni, che si è sposata nel mese di maggio dell’anno scorso ed è andata a vivere a Roma. E lo era ugualmente al fratello Claudio con cui usciva spesso quando lui tornava ad Avetrana”. Non ha mai pensato a un momentaneo allontanamento volontario? “Sarah, in effetti, pensava di trasferirsi da Avetrana: lo affermava spesso, ma per le stesse motivazioni dei tanti ragazzini della sua età e forse per il bisogno di evasione da un paesino che non offre molte opportunità di svago. Diceva che quando avrebbe raggiunto la maggiore età, ottenuto il consenso dei genitori, sarebbe andata a vivere dal fratello a Milano. Ma se avesse deciso di fuggire da Avetrana, mia nipote avrebbe potuto dire alla madre, già al mattino, che sarebbe venuta da Sabrina. In questo modo avrebbe avuto tutto il tempo di allontanarsi, e non destare sospetti almeno fino a sera”. Qual è l’idea che si è fatta riguardo alla scomparsa di sua nipote? “E’ una domanda che ci poniamo noi familiari ogni giorno che passa, ma non riusciamo a darci ancora una spiegazione plausibile. Ci chiediamo in continuazione: perché è stata rapita? E da chi?”.

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