venerdì 11 novembre 2011

Elisa Claps: Danilo Restivo condannato a 30 anni


Danilo Restivo

il processo a salerno la morte della studentessa 16enne nel 1993
Elisa Claps, la sentenza per l'omicidio: Danilo Restivo condannato a 30 anni
L'uomo si era trasferito in Inghilterra dove nel 2010 è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso la vicina

SALERNO - Dopo 18 anni arriva la prima verità giudiziaria sul giallo dell'omicidio di Elisa Claps. I giudici del tribunale di Salerno, accogliendo la richieste dell'accusa, hanno riconosciuto Danilo Restivo colpevole dell'omicidio della studentessa potentina 16enne, condannando il 39enne a una pena di 30 anni di reclusione. La massima condanna possibile nel processo celebrato con rito abbreviato davanti al gup Elisabetta Boccassini.

LA STORIA DI ELISA - Elisa Claps, ultima di tre figli, sparisce nel nulla il 12 settembre del 1993. È domenica, Elisa, che frequenta il primo liceo classico, lascia casa dei genitori al mattino per andare in chiesa e da allora non dà più notizie. Un'amica riferisce che Elisa le ha detto di dover incontrare una persona nella Chiesa della Santissima Trinità e da lì la madre, Filomena, e il fratello, Gildo, cominciano le ricerche della giovane scomparsa, chiedendo vanamente che si proceda a una perquisizione dell'edificio.


IL RITROVAMENTO - Dopo 17 anni di appelli caduti nel vuoto da parte dei familiari e l'interessamento della trasmissione Chi l'ha visto, il cadavere di Elisa viene ritrovato. È il 17 marzo del 2010 e il corpo della studentessa viene scoperto per caso da un operaio impegnato in lavori di manutenzione proprio all'interno del sottotetto della chiesa. Sono ancora riconoscibili gli occhiali, i sandali, l'orologio e una maglia fatta a mano dalla madre, su misura per lei. Secondo i dettagli dall'autopsia svolta sul cadavere, Elisa Claps fu colpita più volte mortalmente al torace con un’arma da taglio, forse un coltello, e poi finita per soffocamento.

IL CARNEFICE: RESTIVO - Danilo Restivo, che ha 21 anni all'epoca della scomparsa, è l'ultima persona ad aver incontrato la giovane quella domenica. A Potenza sono in molti a conoscerlo per la sua mania di tagliare ciocche di capelli a giovani donne incontrate per caso sugli autobus. Restivo, il giorno della sparizione, si presenta al pronto soccorso dell'ospedale per farsi medicare alcune ferite che dice di essersi procurato cadendo. Ma nonostante su di lui si addensi sin da subito una nube fatta di vaghe insinuazioni e più fondati sospetti, riesce a sottrarsi a tutte le accuse. Gli investigatori, del resto, sono ancora impegnati a risolvere il rebus della sparizione di Elisa quando Restivo, passato il clamore iniziale sul caso, decide di emigrare trasferendosi nel Dorset, in Inghilterra.

LA SVOLTA - Nel 2010, quando il cadavere di Elisa torna alla luce, Danilo Restivo è già imputato nel Regno Unito per aver mutilato e ucciso la sua vicina di casa, Heather Barnett. In giugno quando la corte del Winchester lo condanna all'ergastolo in Inghilterra, viene accusato e rinviato a giudizio anche per l'omicidio di Elisa. Dopo un anno e mezzo, l'11 novembre 2011, arriva la sentenza di colpevolezza, mentre restano in piedi i dubbi sollevati in sede processuale sulle complicità e i silenzi di cui si sarebbe avvalso Restivo per sfuggire alla giustizia italiana per quasi vent'anni.

Sandro Di Domenico
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO 11 novembre 2011
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/11-novembre-2011/elisa-claps-sentenza-omicidiodanilo-restivo-condannato-30-anni-1902129877949.shtml

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