venerdì 3 dicembre 2010
YARA GAMBIRASIO:DIVERSE MAMME PARLANO DELL'UOMO COL FURGONE BIANCO
Yara, unico appiglio il racconto di Enrico
03 dicembre 2010
I detective stanno molto attenti a non creare la “sindrome del furgone bianco”, però ora c’è un’altra mamma che racconta come la figlia minorenne, giovedì scorso, il giorno precedente alla sparizione di Yara Gambirasio, sia stata avvicinata da un uomo alla guida di un camioncino in un comune vicino. Lui l’ha fissata, le ha fatto un gesto, la bambina è scappata impaurita. Racconto si somma a racconto e può anche darsi che la suggestione dilaghi.
Ma intanto del maniaco sul furgone bianco avevano già parlato alle forze dell’ordine altre due mamme nelle settimane precedenti. Quel furgone è tornato anche l’altra sera nelle mail inviate a Chi l’ha visto e ancora se n’era parlato sin da domenica scorsa, quando l’unica testimonianza raccolta dai carabinieri parlava proprio di un mezzo di quel tipo e di quel colore che si era mosso nella zona in maniera sospetta. Ma finora le ricerche non hanno portato nessun risultato. Nessuna traccia di quel fantasma. Nessuna traccia di Yara. Nessuna smagliatura nella sua vita di stellina della danza ritmica e di studentessa modello. Ogni giorno andava a scuola, in un istituto cattolico di Bergamo gestito dalle suore, ma lo faceva sullo scuolabus: impossibile, dunque, che abbia potuto conoscere qualche estraneo. Nessuna traccia dal computer, che non usava, nessuno scritto o diario segreto.
L’ultimo documento di suo pugno è un tema in cui racconta della gita di classe al festival Bergamoscienze. Yara ha preso 8: ha raccontato di esser rimasta colpita da Enigma, la macchina usata dai tedeschi nella seconda guerra mondiale per criptare e decifrare i messaggi militari.
In questa storia senza protagonisti se non la ragazzina sparita, compare un altro adolescente. Si chiama Enrico Tironi, ha 19 anni, è un bel ragazzo ma, come ammette, ha «qualche timidezza con le donne». Ora dopo ora è diventato l’unico, esile appiglio cui gli investigatori si aggrappano per dare una spiegazione alla misteriosa sparizione.
Ieri Enrico è stato di nuovo interrogato dai carabinieri, dopo che il suo primo racconto, un po’ frettolosamente, era stato archiviato come la fantasia di un ragazzo in cerca di visibilità mediatica. Dopo aver narrato alle tv di aver visto Yara con due persone, venerdì alle 18,40, lungo la strada che la riportava a casa, Enrico ha fatto retromarcia nel primo interrogatorio, tanto da prendersi una denuncia per procurato allarme. In realtà, nei giorni successivi, ha rivelato agli amici di aver raccontato la verità e di essersi impaurito, spaventato davanti agli investigatori. Così ieri è arrivato il nuovo round: Enrico è stato sentito, stavolta con maggior pazienza.
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/12/03/AMjW38JE-racconto_enrico_appiglio.shtml
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