Il destino di Cosima in una firma
Il destino di Cosima Serrano passa da due firme. Una delle due è vera, l'altra evidentemente contraffatta. Secondo la versione raccontata agli inquirenti dalla donna stessa, la mamma di Sabrina Misseri la mattinata 26 agosto - quando Sarah Scazzi fu uccisa - era al lavoro, regolarmente fino a mezzogiorno.
Poi stando alla testimonianza di un impiegato, la donna si sarebbe recata in banca per depositare del denaro. Lì, davanti all'impiegato, la zia di Sarah avrebbe fimato una quietanza. Cosima ha sempre negato, motivando la sua versione con la distanza tra il posto di lavoro e la filiale della sua banca.
Chi dice la verità? Sicuramente lo si può stabiliare analizzando la firma che appare in calce alla ricevuta di versamento, chiaramente diversa da quella che Cosima ha fatto davanti ai carabinieri.
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Chi dice la verità? Sicuramente lo si può stabiliare analizzando la firma che appare in calce alla ricevuta di versamento, chiaramente diversa da quella che Cosima ha fatto davanti ai carabinieri.
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