sabato 18 aprile 2009

Perugia, Il medico legale: "La Kercher soffocata e accoltellata"


IL DELITTO DI MEREDITH
Sopralluogo della corte nel casolare dell'omicidio

E' il turno del medico legale Mauro Bacci davanti alla corte d’Assise di Perugia per il processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio della studentessa inglese. Intanto un detenuto scrive alla Corte: "Sollecito è innocente"

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Meredith Kercher (Ap) Perugia, 18 aprile 2009 - È ripreso con la testimonianza a porte chiuse del medico legale Mauro Bacci l’udienza davanti alla corte d’Assise di Perugia per il processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. In aula sono presenti i due imputati.

Ad assistere all’udienza anche il padre di Amanda, Curt Knox arrivato nel capoluogo umbro dall’America per stare vicino alla figlia.

Meredith Kercher sarebbe stata prima soffocata e poi le sarebbe stata inferta la coltellata alla gola. È una delle conclusioni del medico legale, consulente dell’accusa, Mauro Bacci, sentito oggi a porte chiuse come testimone nel processo davanti alla Corte d’Assise di Perugia che vede imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox per il delitto della studentessa inglese.

Secondo quanto riferito dall’avvocato di parte civile della famiglia Kercher, il legale Francesco Maresca, il medico legale in aula ha parlato di compatibilità tra la ferita più grande rilevata sul collo della vittima e il coltello ritenuto l’arma del delitto. Questo però, non sarebbe compatibile con la ferita più piccola riportata da Meredith: da qui l’ipotesi che durante l’aggressione a Mez possano essere stati utilizzati più coltelli.

Per quanto riguarda la violenza sessuale, l’avvocato Maresca ha sottolineato che il medico legale ha spiegato che non ci sono elementi biologici che la confermino ma che ci sono elementi che inducono a sostenere un avvenuto rapporto sessuale non consenziente. In merito all’orario della morte, infine, il consulente dell’accusa ha parlato di un range che va dalle ore 21-21.30 alle ore 23.30-24.

SOPRALLUOGO DELLA CORTE D'ASSISE NEL CASOLARE

È iniziato nel casolare di viale La Pergola, dove la notte tra il primo e il 2 novembre è stata uccisa la studentessa inglese Meredith Kercher, il sopralluogo della corte d’Assise di Perugia. Sul posto anche i pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuele Comodi, i legali di difese di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i legali delle parti civili e gli agenti della squadra mobile del capoluogo umbro.

La prima parte del sopralluogo si sta svolgendo nella parte esterna dell’abitazione. La corte, presieduta da Giancarlo Massei entrerà poi all’interno del casolare. In particolare, per consentire lo svolgimento del sopralluogo, saranno fatti entrare gruppi di cinque persone alla volta. Da lontano sta assistendo alla procedura anche il padre di Amanda, Curt Knox.

A chiedere il sopralluogo era stata la difesa di Raffaele Sollecito per consentire alla corte di prendere visione dello stato della casa del delitto. Richiesta alla quale si erano poi associate tutte le parti.

DETENUTO SCRIVE ALLA CORTE: 'SOLLECITO E' INNOCENTE'

Un ex collaboratore di giustizia, Luciano Aviello, detenuto del carcere di Ancona, ha inviato una lettera indirizzata alla Corte D’Assise di Perugia e nella quale si dice sicuro dell’innocenza di Raffaele Sollecito.

Nella lettera, due pagine scritte a mano, l’ex collaboratore di giustizia si direbbe anche pronto a parlare di quanto sa con gli investigatori. Aviello è stato in passato detenuto del carcere di Terni, mentre attualmente si trova ristretto presso la casa circondariale di Ancona.

Nello scritto, acquisito agli atti, il detenuto, in particolare, sostiene che Raffaele Sollecito è innocente e di aver dato incarico lui stesso ad alcuni suoi amici di forzare i sigilli del casolare di via della Pergola per dimostrare che chiunque poteva entrare in quella casa.

Nei mesi scorsi, sono state due le incursioni da parte di ignoti scoperte nella casa del delitto dagli agenti della squadra mobile della questura di Perugia. Dopo l’ultima irruzione dalla casa è anche scomparso il materasso di Meredith.

agi

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