Sacerdote è in carcere. Pm, nel processo, sentirà monsignoreRoma, 9 apr. (Apcom) - Giudizio immediato per don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell'ambito di una inchiesta su una serie di episodi di abuso, avvenuti nell'arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa 'Natività di Maria Santissima', in via di Selva Candida, alla periferia della Capitale. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per i reati di prostituzione minorile e atti sessuali su minori, la scelta difensiva del prete è stata quella di andare direttamente in aula, davanti ai giudici, evitando l'udienza preliminare.
Il processo a carico di don Ruggero è stato per il 16 giugno prossimo, davanti alla VI sezione del tribunale. Il pm Francesco Scavo ha ricostruito, nell'atto d'accusa, tutta una serie di vicende che coinvolgono 7 ragazzi. A don Ruggero è contestato il fatto di aver approfittato di una "
persona a lui affidata per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonchè di vigilanza e custodia, con l'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualità da lui rivestita di ministro di culto".
Nel settembre scorso, dopo che il riesame aveva rigettato una istanza della difesa, il gip aveva concesso a don Ruggero gli arresti domiciliari. In seguito alla nuova legge varata dal governo sugli stupri il pm, che si era opposto alla attenuazione della misura cautelare, aveva ottenuto che don Ruggero tornasse in cella. Contro la nuova ordinanza di custodia cautelare e dopo che è stato confermato che le condizioni di salute di don Ruggero non sono incompatibili con il carcere, il difensore ha scelto di ricorrere in Cassazione. Secondo il capo d'imputazione don Ruggero approfittò dei minori in occasione di alcuni campi scuola, durante le feste di Pasqua, alla fine della scuola, durante la pausa del Natale. La dinamica descritta è quasi sempre la stessa. Il giovane che frequentava i locali della parrocchia veniva attirato in altre stanze e qui costretto a soggiacere ai desideri del sacerdote. In cambio alcuni potevano avere piccole somme, dai 10 ai 30 euro, o altro, come capi d'abbigliamento.
Don Ruggero fu arrestato prima di partire per Giornata mondiale della gioventù, in Australia. Proprio quella progettata trasferta fu uno dei motivi d'urgenza che indussero il giudice ad emettere l'ordinanza di custodia cautelare.
Dalle intercettazioni emergeva il fatto che il sacerdote chiamava i ragazzi che dovevano partire con lui. La Procura, che ha tra i testi d'accusa anche alcune persone che ebbero come insegnante di educazione sessuale, a Legnano, don Ruggero quando ancora non aveva preso i voti, sarebbe intenzionata a chiamare come testimone anche monsignor
Gino Reali.
Il vescovo di Santa Rufina, quale diretto superiore del sacerdote, non avrebbe dato peso ad alcune denunce che gli erano state fatte dai ragazzi avvicinati da don Ruggero. Molte volte però a non credere alle vittime del pedofilo in abito talare erano però anche gli stessi genitori dei ragazzi.
Pedofilia, don Ruggero in cella per impedire viaggio alle Gmg di SidneyROMA (9 aprile) - Stava per partire per Sidney in Australia per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù in programma dal 12 al 21 luglio dello scorso anno. E fu anche per impedire quel viaggio, che avrebbe fatto con alcuni ragazzi della parrocchia, che don Rugggero Conti, l'ex parroco 56enne di Selva Candida a Roma, fu arrestato dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta del pm Francesco Scavo.
Il sacerdote, accusato di atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile aggravata, resterà in carcere, dove è tornato nelle scorse settimane per effetto delle nuove norme in materia di stupri, fino al 16
giugno prossimo quando comincerà il processo a suo carico.
La difesa di don Ruggero, rappresentata dall'avvocato Patrizio Spinelli, ha infatti chiesto il rito immediato. Secondo quanto si è appreso il pm nella lista testi citerà anche monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi di Santa Rufina, al quale si sarebbero rivolti negli anni scorsi in giovani, ora adulti, che avrebbero subito le violenze sessuali dall'ex parroco.
Secondo l'accusa don Ruggero, già parroco della parrocchia romana della Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida, avrebbe abusato tra il 1998 e il 2008 di sette ragazzi affidati alle sue cure in oratorio e nei campi estivi. L'accusa di prostituzione minorile fa riferimento a due episodi: si tratta di due ragazzi che sarebbero stati indotti «a compiere e/o subire atti sessuali - è scritto nel capo d'imputazione - in cambio di denaro o altra utilità (in genere capi di abbigliamento)».
Nel corso delle indagini sarebbero emersi altri casi di abusi compiuti in Lombardia e risalenti a 25 anni fa, a Legnano, dove Don Ruggero, non ancora ordinato prete, insegnava educazione sessuale in una scuola. Tra questi casi quello di una violenza consumata su un giovane, oggi quarantenne. Per le violenze la procura non potrà procedere, perché prescritte, ma le presunte vittime potrebbero essere chiamate a testimoniare in caso di processo.
IL MESSAGGERO 9 APRILE 2009