domenica 14 marzo 2010

VIA POMA,GABRIELLA CARLIZZI: CHI HA "SUICIDATO" VANACORE?

DELITTO DI VIA POMA: VANACORE SUICIDA? IMPROBABILE…
PIU’ VEROSIMILE PENSARE CHE SIA STATO “SUICIDATO”…
ESATTAMENTE COME SI ERA IPOTIZZATO GIA’ NEL 1995 QUANDO L’INCHIESTA COORDINATA DALL’ALLORA PROCURATORE AGGIUNTO ITALO ORMANNI E DAL SOSTITUTO SETTEMBRINO NEBBIOSO IMBOCCO’ LA DIREZIONE GIUSTA, DIREZIONE DI CUI INCOMPRENSIBILMENTE SI PERSERO LE TRACCE.
CHE FINE HANNO FATTO I RISULTAI DELLE INDAGINI CUI APPRODARONO, BENCHE’ ASSAI INQUIETANTI, I DUE MAGISTRATI? ANCHE ALL’EPOCA SI DISSE CHE SE CI FOSSE STATO UN PROCESSO, VANACORE NON LO AVREBBERO FATTO ARRIVARE VIVO! E LA MORTE DELL’EX PORTIERE NON E’ L’UNICA IN QUESTO SCENARIO DI SANGUE AD ESIGERE CHIAREZZA.
NELL’AGOSTO DEL 2006, QUANDO ORMAI SI DAVA PER CERTO CHE UN PROCESSO CI SAREBBE STATO, SEPPURE A CARICO DI UN IMPUTATO CHE MOLTI, NOI COMPRESI, CREDONO INNOCENTE, MORI’ MISTERIOSAMENTE ALDO CONCHIONE. COSTUI, GIA’ FUNZIONARIO DEI SERVIZI SEGRETI, SOTTO LA COPERTURA DI GIORNALISTA ED EDITORE, PUBBLICO’ IL LIBRO “IO, VIA POMA E…. SIMONETTA” IL CUI AUTORE, SALVATORE VOLPONI FU IL DATORE DI LAVORO DELLA VITTIMA.
OGGI CONCHIONE SAREBBE STATO UN TESTIMONE CHIAVE… FORSE QUALCOSA DI PIU’ POTREBBE EMERGERE DALLA EVENTUALE RIESUMAZIONE DEL SUO CADAVERE…

Per coloro che sono stati a vario titolo parte di questa inchiesta è difficile credere che Pietrino Vanacore si sia suicidato.
Basti pensare che non era stupido, tutt’altro, e ben sapeva che un gesto estremo avrebbe complicato ancora di più la vita ai suoi familiari, a suo figlio, destando nuovi ed inquietanti sospetti, proprio ciò che cercava di evitare e di cui si lamentava.

Resta il fatto che la figura di Vanacore ed eventuali ruoli nella vicenda esigono ora più che mai assoluta chiarezza, anche se chi scrive è ben consapevole che l’impianto accusatorio a carico di Raniero Busco si indebolirà per far posto ad una verità che si è cercato di ostacolare per vent’anni.

E’ pur vero che i tempi sono cambiati e ciò che negli anni novanta poteva apparire destabilizzante delle Istituzioni, oggi si inserirebbe in un quadro politico ove assistiamo a continui e legittimati comportamenti destabilizzanti anche ad opera di chi dovrebbe garantire ai cittadini ben altro.
Non vi è giorno in cui manchino vergognosi attacchi alla Magistratura, minacciata da ogni pulpito pubblico, al contrario di metodi diversi che si adottarono nel caso del delitto di via Poma, al solo fine di vanificare anni di indagini a dir poco “scottanti” che con onestà e coraggio Ormanni e Settembrino Nebbioso avevano portato avanti fino a quando….

Già, anche loro sembra trovarono un ostacolo più grande di un macigno.

Esattamente come accade in questi giorni per alcune inchieste giudiziarie in corso, girò voce che la magistratura nell’intercettare un personaggio sospettato di aver depistato le indagini, incappò in una conversazione telefonica tra questo personaggio e un “intoccabile istituzionale”, proprio mentre discutevano sulle conseguenze che sarebbero scaturite a seguito della perquisizione disposta dagli inquirenti presso la Bnl di Piazza Fiume ove furono finalmente trovate alcune cassette di sicurezza…
Che fare?
Procedere a carico del personaggio sospettato a quel punto significava chiamare in causa chi, per la carica che all’epoca ricopriva, poteva veramente destabilizzare nei cittadini il rispetto e la fiducia verso le Istituzioni.
E poi spesso i Pubblici Ministeri non sono assecondati dai loro superiori.
Le indagini a quel punto si arenarono, ma qualcuno onde seppellire definitivamente l’inchiesta pensò bene di affidare ad Ormanni un caso altrettanto risonante come l’uccisione della studentessa Marta Russo, provvedendo anche ad una “trappola” capace al momento giusto di screditare la Pubblica Accusa.
E chi non ricorda di quel processo, ciò che provocò la scoperta del famoso video-shock della teste Gabriella Alletto?

E come sistemare il Sostituto Settembrino Nebbioso?
Un Magistrato che era stato capace di arrivare al bandolo della matassa del “giallo di via Poma”, meritava ben altra carica….
Ed eccolo promosso fino a Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia.

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