Sarah Scazzi/ Legale Sabrina: in carcere piange e pensa a cugina
- 23 ottobre 2010
- apcom
Taranto , 23 ott. (Apcom) - E' appena uscito dal carcere di Taranto, Vito Russo, l'avvocato di Sabrina Misseri. Ha parlato con la ragazza ed è preoccupato per lo stato di prostrazione in cui è caduta. "Sabrina pensa a Sarah e piange - spiega Russo - non riesce a trattenere le lacrime quando ricorda la cugina". La figlia di Michele Misseri, accusata insieme al padre dell'omicidio della quindicenne, ha chiesto al suo legale notizie della mamma Cosima, della sorella Valentina e della zia Concetta. Solo del padre, Sabrina non vuole sapere niente. E' come se volesse cancellarlo dalla sua mente. "Non riesce a credere a quanto Michele Misseri è stato capace di compiere - riferisce Russo - e soprattutto non si capacita del motivo per cui anche lei è rinchiusa in carcere". L'avvocato Russo racconta del libro che Sabrina sta leggendo nella sua cella, 'Cado dalle nubi' del comico Checco Zelone. "Gliel'ho consigliato io - spiega il legale - per aiutarla a pensare in positivo e a stare un pò più serena. Ha bisogno di essere tranquilla e lucida per ricordare con precisione quanto ha vissuto il giorno della scomparsa di Sarah e potersi difendere". Sabrina è demoralizzata, si trova in isolamento giudiziario, non può guardare la televisione, legge i giornali e si sente sola. Per questo Vito Russo e la moglie Emilia Velletri, entrambi difensori della ragazza, si recano ogni giorno in carcere a trovarla.
Caso Scazzi
Domani chiuse ad Avetrana alcune strade che portano a casa Misseri
A cura della Redazione Interni
Quando la morbosità porta a decisioni che sfociano nell'assurdo. Parte l'annuncio che domani, dalla Basilicata e dalla Calabria sarebbero partiti pullmann pieni di turisti, diretti ad Avetrana, per vedere casa Misseri, luogo del delitto di Sarah Scazzi.
Uno scandalo tutto italiano. Con saggezza e prontezza, il Sindaco di Avetrana ha deciso di chiudere nella giornata di domani alcune vie che portano direttamente a casa Misseri.
L'agghiacciante pratica di recarsi sui luoghi del delitto non è nuova in Italia e il timore è che l'esodo potrebbe partire comunque, diretto però alla campagna è stato ritrovato il cadavere della piccola Sarah.
La città di Avetrana si trova quindi ad avere a che fare con una delle pratiche più riprovevoli e censurabili che le persone possano avere: andare a visitare, prese da curiosità morbosa, i luoghi di un delitto.
Sarah Scazzi: scatta la guerra tra i legali
È questa l’indagine conoscitiva aperta dall’Ordine forense di Taranto per appurare eventuali comportamenti non deontologici dei legali di Miche e Sabrina Misseri.
L’Ordine degli Avvocati valuterò così tutti i filmati e gli articoli di stampa di questi ultimi giorni al fine di valutare la vicenda e fare chiarezza su quella che è stata definita una “guerra tra avvocati”.
La “vessata quaestio” fra gli avvocati difensori di Michele Misseri e Sabrina Misseri, rispettivamente l’avvocato Daniele Galoppa e gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, nasce dalle reciproche accuse che soprattutto attraverso i media si sono “gratuitamente” scambiati.
La storia nasce soprattutto dalla vicenda attraverso la quale l’avvocato Vito Russo ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti il sospetto che la lunga confessione di Michele Misseri, compresa quella nella quale chiama in correità la figlia Sabrina per la partecipazione all'omicidio, sia stata in qualche modo ispirata e guidata dal suo difensore. Dopo poche ore invece il collega Daniele Galoppa ha segnalato dinanzi alle telecamere la presenza "sospetta" dell’avvocato Russo, la mattina del 15 ottobre, nelle vicinanze del magazzino dell’abitazione di Michele Misseri nel quale erano in corso rilievi da parte dei Carabinieri con lo stesso reo confesso.
Secondo Galoppa la presenza di Russo era da ritenersi “sospetta” in quanto subito dopo venne chiamato ad assistere Sabrina Misseri nell'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Manduria (Taranto) conclusosi col fermo della ragazza.
La decisione dell’Ordine di aprire un fascicolo nasce anche dal “fuori programma” di Matrix dove Russo simula un gesto volgare che è stato anche mandato in onda dalla trasmissione “Striscia la Notizia”.
A cura di Francescochristian Schembri
cronaca | 23/10/2010 | ore 16.52 »
ORDINANZA GIP
(Adnkronos) - Rosati contesta a Sabrina, punto per punto, tutti questi aspetti. Ad esempio, sul momento in cui avrebbe detto a Mariangela 'l'hanno presa...l'hanno presa', il gip ritiene che ''si e' patentemente contraddetta, nel tentativo di spostare piu' in la' tale sua affermazione, collocandola ora al momento del primo incontro con la zia Concetta, presso l'abitazione di quest'ultima, ora a quello del successivo ritorno a casa sua, ora a quello, ancora successivo, del suo ulteriore ritorno a casa Scazzi''.
E, infine, ha affermato ''di non essere mai stata lasciata a casa da Mariangela'', dopo l'andirivieni tra le due abitazioni, Scazzi e Misseri, ma di fronte alle contestazioni degli inquirenti si e' avvitata in molti ''non ricordo''.
Per il gip ''Sabrina ha la necessita' di coprire quel lasso temporale di qualche ora, in cui si e' staccata da Mariangela ed e' rimasta con sua madre e durante il quale, stando al racconto di Michele Misseri, ha aiutato costui a ricercare la sim del telefono di Sarah nel garage di casa''.
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