domenica 17 ottobre 2010

SANTONA DI LUMEZZANE:CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER LA PRESUNTA SETTA

06/10/2010 12:00:00 Prevalle
L'inchiesta

Chiesto il rinvio giudizio per la presunta setta

di red.
È stata fissata per il 14 dicembre l’udienza preliminare davanti al Gup per Fiorella Tersilla Tanghetti, l’animatrice di una comunità di recupero di ispirazione religiosa.

Associazione per delinquere finalizzata ai maltrattamenti, in alcuni casi al sequestro di persona ed a reati contro il patrimonio. Queste le accuse che la Procura di Brescia, in base all’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Alberto Rossi, ha contestato, a vario titolo, a Fiorella Tersilla Tanghetti, lumezzanese di 53 anni, e agli altri 17 suoi collaboratori sull’attività dell’«Associazione Sergio Minelli», la comunità di ispirazione religiosa animata dalla stessa Tanghetti, presente con suoi gruppi, tra l’altro, a Prevalle, Gavardo, Caino e Muscoline. L’udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il prossimo 14 dicembre.

All’origine del procedimento è l’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Salò, che non ha registrato arresti o emissione di provvedimenti di custodia, a seguito delle denunce di alcuni ex ospiti delle comunità dell’«Associazione Sergio Minelli». Questi ultimi hanno dichiarato di avere subìto maltrattamenti e che un trattamento durissimo e spesso inumano sarebbe stato messo in atto nei confronti tanto di adulti quanto di bambini nelle strutture gestite da quella che chiamano «la santona».

Agli inizi di giugno, a indagini preliminari chiuse, una decina di vittime delle presunte condotte illecite aveva manifestato davanti al Tribunale lamentando i tempi lunghi della giustizia e puntando il dito sulla Tanghetti ed i suoi collaboratori. Sull’attività di quella che hanno definito «la setta della porta accanto». In quell’occasione Orietta Reboldi, la donna dalla cui pratica di divorzio è partita l’inchiesta, aveva denunciato costrizioni fisiche e psicologiche. «La santona plagia tutti, li ricatta psicologicamente - aveva asserito -. Nessuno riesce a ribellarsi. Noi abbiamo dovuto fare le valigie di notte per riuscire a scappare. La preoccupazione, ora, è per chi è ancora dentro».

Muro contro muro. Accuse pesantissime, cui alcuni degli indagati hanno risposto negando con forza ogni addebito. Nel frattempo la Reboldi è stata citata per diffamazione aggravata davanti al giudice di pace di Salò da tre collaboratrici di Fiorella Tanghetti. Le stesse chiamate in causa dalle sue dichiarazioni al marito relative ai maltrattamenti presunti subiti dai figli. La prima udienza è fissata per domani, giovedì 7 ottobre.

Fonte Giornale di Brescia

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