mercoledì 14 aprile 2010

Caso Claps, trovata tuta da uomo accanto al cadavere

14/4/2010

Legali della famiglia chiedono perizia
La difesa della famiglia Claps ha chiesto di acquisire una tuta da uomo e di estendere la perizia dell'incidente probatorio. Lo ha detto l'avvocato Giuliana Scarpetta, uscendo dagli uffici della procura di Salerno. "Abbiamo chiesto la perizia di alcuni indumenti trovati in un locale attiguo al campanile", ha detto l'avvocato. Alla domanda se si tratti di indumenti maschili, l'avvocato ha risposto: "Sì, una tuta".


Autopsia secretata per un mese
Resta secretata per 30 giorni la perizia autoptica depositata lunedì da Francesco Introna alla procura di Salerno, sulla salma di Elisa Claps. I periti nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dagli inquirenti, sui reperti trovati nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità, hanno chiesto invece 60 giorni di tempo. Questi i primi dettagli che emergono dalla prima udienza dell'incidente probatorio.

La Procura generale di Salerno ha deciso di non farla conoscere alle parti, a quella offesa, vale a dire la famiglia Claps, e alla difesa dell'unico indagato per l'omicidio, Danilo Restivo. La decisione è stata presa per consentire l'incidente probatorio che si presenta lungo e articolato. La formula dell'incidente probatorio, con le parti presenti, è necessaria perché alcuni "reperti" possono andare distrutti nell'esame per mappare il dna, ragion per cui sono accertamenti "irripetibili". Gli oggetti da esaminare sono stati repertati nel sottotetto della canonica della chiesa Ss. Trinità dove il 17 marzo èstato trovato il cadavere della ragazza.

Le risultanze dell'incidente probatorio sono importanti perché il formarsi di prove vale poi anche nel successivo dibattimento processuale senza necessità di dover ripetere l'accertamento. Gli esiti dell'autopsia potrebbero quindi rimanere secretati anche per molti giorni. Si è aperta quindi una fase complessa che da un punto di vista tecnico è sia investigativa che processuale.

"Restivo è in Gran Bretagna ed è tranquillo"
L'avvocato di Danilo Restivo, Mario Marinelli sostiene che il suo assistito è tranquillo, a casa sua in Inghilterra, a disposizione per il prelievo del Dna, e poi dice che vorrebbe parlare "a chi ha scritto sulla lavagna nera solo il suo nome: ora servono le prove...". Tutti sono convinti che Danilo Restivo sia l'assassino, gli si fa notare ancora una volta, ma il legale risponde: "E' come la favola del bambino che aveva la marmellata sulla bocca, ma non l'aveva mangiata...".

Marinelli ha confermato che dalla perizia autoptica "non è trapelato nulla". "Ho sentito Danilo Restivo - ha anche detto - è a casa sua, non avrebbe motivo di non essere qua. E' falso che sia chiuso dentro da giorni, esce ma evita il clamore mediatico. Sì, c'è stato qualche episodio nei giorni scorsi anche con la stampa, ma è una cosa finita là, non è foriera di altro".

Polizia inglese in contatto con quella italiana
La polizia del Dorset è in contatto e collabora con gli inquirenti italiani. E' quanto ha dichiarato un alto funzionario che ha chiesto di restare anonimo. "Stiamo proseguendo i nostri normali contatti con la polizia italiana - ha affermato - e con le autorità inquirenti, e continueremo ad assisterli se ce lo chiederanno".
fonte tgcom 14 aprile 2010

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