mercoledì 18 novembre 2009

Meredith, Appello Guede:"Non sono io l'assassino"

Meredith, Guede a processo appello :"Non sono io l'assassino"
mercoledì 18 novembre 2009 14:12 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]
PERUGIA (Reuters) - A Perugia, al processo di secondo grado a suo carico, l'ivoriano Rudy Herman Guede, già condannato a 30 anni con rito abbreviato per l'omicidio di Meredith Kercher, ha preso la parola oggi dicendo di non avere ucciso la studentessa americana.

"Non sono io l'assassino", ha detto davanti alla Corte d'Assise d'Appello l'ivoriano, unico tra gli imputati ad aver chiesto il rito abbreviato. "Chiedo scusa per non aver fatto quello che avrebbe fatto chiunque per cercare di salvarla, se questo era possibile".

Per l'omicidio della studentessa americana sono a processo anche Raffaele Sollecito e Amanda Knox, studenti e fidanzati all'epoca della morte di Meredith, avvenuta a Perugia la notte tra l'1 e il 2 novembre del 2007.

Nell'udienza di oggi, il giudice ha respinto tutte le richieste dei difensori di Guede, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, che avrebbero voluto far riaprire la parte dibattimentale del procedimento.

Guede, che ha chiesto che il processo sia celebrato a porte aperte, ha poi ricostruito la sua versione dei fatti. Lui e Meredith -- ha spiegato -- si conoscevano, e si erano visti la notte di Halloween in un locale fermandosi a chiacchierare, per poi incontrarsi anche la sera successiva.

"La sera del giorno dopo l'ho raggiunta a casa sua", ha detto l'ivoriano, spiegando che l'americana si lamentava della sparizione di un po' di denaro, di cui accusava Amanda Knox. "Io ho cercato di tranquillizzarla, poi ci siamo intrattenuti e abbiamo avuto una relazione", ha ricostruito Guede, precisando di non aver avuto con la studentessa un rapporto sessuale completo.

"Dopo circa dieci minuti sono andato in bagno, ho messo le cuffie dell'iPod e a metà della terza canzone ho sentito un urlo straziante", ha raccontato ancora l'ivoriano. "Mi sono precipitato verso la camera di Meredith, l'ho vista stesa a terra e ho visto la sagoma di un uomo che mi ha spinto per terra ed è andato verso l'uscita... Poi ho visto dalla finestra Amanda che scappava".

-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia 18 novembre 2009

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