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Michele Parisi, GIP del Tribunale di Bari ha convalidato, nei giorni scorsi, il sequestro (disposto il 22 settembre scorso) del termovalorizzarore della Eco Energia Srl (Gruppo Marcegaglia) perché non rispetta una serie di vincoli.
I lavori, fino ad oggi, sarebbero stati condotti, secondo l’accusa sulla base di autorizzazioni illegittime emesse dal Comune di Modugno e dalla Regione Puglia e senza che sia stato emesso il parere vincolante dell’Aurtorità di bacino, il nulla osta paesaggistico e il nulla osta dell’Enac poiché:
le opere supererebbero in altezza il limite consentito nel raggio di tre chilometri dall’aeroporto di Bari Palese.
Come riferisce il portale Modugno .it
Il sequestro arriva dopo la nullità della V.I.A. rilasciata all’inceneritore di EcoEnergia, denunciata della locale sede dei Verdi di Modugno che “esultano per un altro importantissimo colpo inferto al colosso industriale del Gruppo Marcegaglia”.
Il sequestro era stato diposto il 22 settembre scorso dalla Procura di Bari e tocca un area di 35mila metri. I capi d’accusa sono stanzialmente ter: l’area è sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici e perché non è stata utilizzata per la progettazione la migliore tecnologia possibile. L’indagine sta analizzando anche le responsabilità della società esecutrice dei lavori, i progettisti e un dipendente della Regione che avrebbe rilasciato il parere favorevole nella V.I.A.
Via Modugno.it, La Gazzetta del Mezzogiorno, e-polis
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