lunedì 13 luglio 2009

Tragedia Viareggio, 25 le vittime è deceduto uno dei feriti

Federico Battistini, 32 anni, è morto all'ospedale di Pisa
Ancora ricoverati 13 feriti, proseguono le ricerche dell'uomo disperso



Tragedia Viareggio, 25 le vittime è deceduto uno dei feriti
VIAREGGIO - Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio. Federico Battistini, 32 anni, è morto all'ospedale di Pisa. Sale così a 25 il numero delle persone che hanno perso la vita per l'esplosione del carro cisterna carico di gpl. Tredici feriti sono ancora ricoverati e alcuni versano in gravi condizioni. E il bollettino ufficiale della tragedia continua a registrare un disperso: si cerca ancora tra le macerie Andrea Falorni, 50 anni, che al momento dell'esplosione stava passeggiando con il suo cane proprio in via Ponchielli.

Battistini era il marito di Elena Iacopini, 32 anni, anche lei uccisa dall'esplosione: vivevano in via Porta Pietrasanta, una traversa di via Ponchielli, la strada più colpita nell'esplosione. Nella sciagura era morta anche la madre di Elena Iacopini, Emanuela Milazzo, 63 anni, mentre il padre Mauro Iacopini, 60 anni, è ricoverato all'ospedale di Parma.

Oggi pomeriggio alle 16.30, nella chiesa di San Paolino a Viareggio, si svolgeranno i funerali di Alessandro Farnocchia, la 24esima vittima, morto sabato a nell'ospedale di Genova dove era ricoverato per le gravissime ustioni riportate.

(la repubblica 13 luglio 2009)

Morte del Pugile Arturo Gatti: Arrestata la moglie brasiliana, lo avrebbe strangolato

L’ACCUSA: HA USATO LA TRACOLLA DELLA BORSETTA

Arrestata in Brasile la moglie del pugile Arturo Gatti: «L’ha strangolato»

Il campione italocanadese era in vacanza con la donna
e il figlio di dieci mesi a Porto de Galinhas



SAN PAOLO - Lei è Amanda, una ragazza che osserva la vita dall’alto, un tacco dodici per capirsi, possiede unghie che sembra­no graffiti e mastica volumino si bubble gum. Ha 23 anni, brasiliana del New Jersey, emana quel tocco di esotismo e spregiudicatezza che fa im pazzire gli uomini. Lui è, anzi era, l’ex pugile Arturo Gatti, il campione del mondo che pia ce alla gente, quello che anche da sconfitto aveva la fila da vanti allo spogliatoio perché il pubblico ti premia se hai fega to. E Arturo ne aveva. Se paga vi il biglietto la soddisfazione era garantita. Amanda ieri ha trascorso la sua prima notte dentro ad una cella da qual che parte nel nordest brasilia no. Accusa di omicidio. Artu ro invece è cadavere dentro la morgue di Porto de Galinhas, Stato di Pernambuco. La poli zia l’ha trovato sul pavimento di una stanza al Dorisol, il re sort di lusso dove i due, secon do i propositi, erano andati a trascorrere una seconda luna di miele.

A volte la realtà batte le intenzioni senza pietà. Qualcosa è andato storto. Forse un litigio, forse un bic chiere di troppo. Arturo lo hanno trovato a terra, presu mibilmente strangolato dalla tracolla di una borsa, con un paio di evidenti ecchimosi sul collo e sulla testa, come se qualcuno lo avesse prima col pito e poi, approfittando di lui esanime, lo avesse soffocato. Amanda Rodrigues, la signora Gatti solo da due anni, ha da to l’allarme tenendo in brac cio il figlioletto di appena die ci mesi. Lo ha fatto raccontan do di aver trovato il marito in quello stato al suo risveglio. La polizia non le ha creduto. Sono bastate un paio di con traddizioni per far scattare l’ar resto. Arturo Gatti era uno degli sportivi più amati in America. Non sarà ricordato come il più grande della boxe e neppu re quello col pugno più pesan te. Però era di certo il più co raggioso. Un coraggio che ave va pagato trasformando la sua faccia insolente da canadese con nonni napoletani in una goffa maschera di sofferenza e cuciture. Era stato per quattro volte pugile dell’anno, aveva vinto il mondiale superpiuma ma aveva perso sempre i match della vita. De La Hoya, Maywe ather, Manfredy. Però erano feroci duelli dove non il titolo, ma la vita intera sembrava in palio. Anche contro il nostro Gianluca Branco, ad Atlantic City, cinque anni fa, ne era sca turito un corpo a corpo emo zionante. Vinto da Arturo. E quando sei così sul ring, sei così nella vita. Amico di Artu ro, storico della boxe, Dan Ra fael ci racconta: «Arturo, co me tanti pugili, aveva dei pro blemi. Combatteva i suoi de moni, ma era una persona dol ce, squisita. Uno che avresti voluto avere come amico».

I demoni di Arturo lo hanno spinto fino a quella maledettaspiaggia brasiliana. Con Amanda non si può dire che le cose filassero lisce. Un anno fa lei lo aveva denunciato alla polizia per aggressione. Gli in timarono di restare a 200 me tri di distanza almeno. Poi con l’aiuto di alcuni amici si erano rimessi assieme, avevano avu to un figlio, con l’illusione di rimettere tutto in ordine. L’amico brasiliano, l’ex pu gile Acelino Freitas, che aveva aiutato i due a trovare il loro nido d’amore ha rivelato: «Le cose andavano male. Parlava no di separazione. Litigavano in continuazione». Lui aveva intrapreso la «fast life», una specie di corsia preferenziale della vita dove al posto dei ca selli ci trovi aperitivi e balleri ne. Era geloso, possessivo, co me tanti pugili a fine carriera che barattano la stima in se stessi con un bicchiere di trop po. La sera della morte, in una discoteca del posto, pare che Amanda e Arturo abbiano liti gato. Lei un po’ troppo disin volta, lui alticcio e rabbioso, le avrebbe dato uno spintone, lei sarebbe caduta a terra e poi il resto è accaduto in albergo, un seguito tragico ora al va­glio degli inquirenti locali. Amanda, accanto al marito esanime per dieci ore, non è riuscita a spiegare il perché. Di Arturo Gatti, 37 anni, riti ratosi nel 2007, dissero che era assuefatto alla boxe, che l’amasse più di tutto e non avrebbe potuto vivere senza. Era vero.

Riccardo Romani
corriere della sera 12 luglio 2009(ultima modifica: 13 luglio 2009)

giovedì 9 luglio 2009

G8: CARLA BRUNI E GEORGE CLOONEY OGGI A SAN DEMETRIO


(ASCA) - L'Aquila, 9 lug - La moglie del presidente francese, Carla Bruni, e l'attore americano George Clooney visiteranno questo pomeriggio San Demetrio, dove incontreranno una delegazione di sfollati. La premiere dame e Clooney inaugureranno la Nobel for Peace Hall, una struttura permanente multiuso, realizzata grazie ai fondi raccolti in questi mesi dai Premi Nobel per aiutare l'Abruzzo. E' previsto anche un sopralluogo nel centro storico dell'Aquila.

martedì 7 luglio 2009

Giocattoli, girasoli e bandiere, il pianto di Viareggio

La strage. Un fiume di persone sfila davanti alle bare. Oggi i funerali con Napolitano, schermi giganti allo stadio con i brani di Bocelli

DAL NOSTRO INVIATO VIAREGGIO — Solo i bambini sanno fare domande così. «Si tengono per mano anche loro?», chiede un bimbetto alla mamma che passa in lacrime davanti alle bare di Stefania, Luca e Lorenzo Piagentini. «Sì, la loro mamma li terrà sempre per mano», risponde lei. Il piccolo lascia una rosa bianca, l'ennesima. Lei si fa il segno della croce e passa alla bara successiva, al dolore di qualcun altro. È una processione incessante di uomini, donne e bambini, alla camera ardente delle vittime di Viareggio. Dalle otto del mattino fino a tarda sera è un fiume silenzioso di gente. Migliaia. Alle dieci di sera i fiori sono così tanti da coprire i nomi dei morti, sulle quindici bare allineate nel Palazzetto dello sport (le sette vittime marocchine sono state riportate a casa). Si vede a malapena anche la bandiera romena che avvolge la bara di Ana, badante rimasta sotto le macerie accanto all'uomo che curava da un mese e mezzo, e si distingue appena il tricolore dell'Ecuador steso sulla bara di Oliva, anche lei morta nella fiamme di quella notte. Per Elena Iacopini un tappeto di girasoli tutt'attorno al suo volto che sorride da una fotografia scattata il giorno delle nozze. E poi c'è Maria Luisa Carmazzi, con la motocicletta giocattolo appoggiata accanto alla targhetta del suo nome. L'hanno trovata che già non respirava più nella notte fra lunedì e martedì scorso e ieri forse hanno ritrovato anche suo marito Andrea, l'unico disperso della strage: resti che sembrano umani sono stati recuperati ieri pomeriggio fra le macerie delle case spazzate via dall'esplosione ma sarà l'esame del Dna a dire se davvero si tratta del motociclista che tutti chiamavano Scarburato. Alle sette del pomeriggio il musulmano Najib si inginocchia e prega alla sua maniera davanti alla bara di Rosario Campo, ai piedi dell'enorme crocifisso piazzato in mezzo al Palazzetto. Lo guardano tutti un po' perplessi. Lui si alza e spiega che «Rosario era un amico che meritava la mia preghiera». Se ne va mesto, Najib. Si ferma a guardare i lavori frenetici organizzati nella zona dello Stadio dove oggi alle 11 si terranno i funerali solenni alla presenza del Capo dello Stato e dove è stata tracciata e battuta in tempo record una strada per il passaggio del corteo funebre, attraverso una pineta. Il tenore pisano Andrea Bocelli canterà assieme alla Polifonica di Viareggio. Chi non riuscirà a entrare nello stadio seguirà la cerimonia da quattro schermi giganti allestiti all'esterno. Gli ombrelloni di tutti gli stabilimenti balneari resteranno chiusi, come i negozi, le attività, i bar, i ristoranti, i chioschi. Una mattina che nessuno in città potrà più scordare.

Giusi Fasano
corriere della sera 07 luglio 2009

sabato 4 luglio 2009

Berlusconi incassa dai 15 ai 20 milioni annui pubblicizzando maghi e gioco d’azzardo. Il G8 lo sa?


— di Il ponente on luglio 3, 2009 at 12:16

da GIOVANNI PANUNZIO - Osservatorio Antiplagio, comitato di vigilanza sulla tv e sui media, rende noto che, prima di presiedere il G8 a L’Aquila, il Governo Berlusconi ha varato nuove norme sul gioco d’azzardo e qualche nuova scommessa per finanziare la ricostruzione in Abruzzo.
E’ curioso, pero’, che tra i clienti delle aziende del premier vi siano societa’ che operano proprio nel settore dei giochi, a cominciare dallo sponsor del Milan, Bwin.
Lo stesso discorso vale per oltre 200 pagine del teletext di Mediaset (Mediavideo), nelle quali vengono pubblicizzati venditori di numeri del lotto, sensitivi e previsioni, e per 230 operatori dell’occulto reclamizzati nelle Pagine Utili Mondadori.

Gli introiti delle aziende di Silvio Berlusconi derivanti dal gioco d’azzardo e dalle pubblicita’ dei ciarlatani oscillano tra i 15 e i 20 milioni di euro all’anno.

E’ inaccettabile che chi presiede il G8 abbia in dote un biglietto da visita del genere, che squalifica la nazione che rappresenta. Il gioco d’azzardo rovina centinaia di migliaia di persone, mentre maghi e veggenti speculano sulle speranze dei cittadini indifesi.
Per voler aiutare i terremotati d’Abruzzo, il Governo non puo’ provocare altri terremoti nelle famiglie italiane.
E’ degno di un Paese civile che il Presidente del Consiglio abbia clienti come questi?
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E’ solo un piccolo esempio delle pubblicita’ di Mediavideo, ma rappresenta un’idea chiara di come si puo’ speculare sulle difficolta’ altrui. E’ moralmente inaccettabile che chi guida una nazione come l’Italia, da una parte dica di voler lavorare per i cittadini piu’ deboli, dall’altra contribuisca alla loro distruzione morale e materiale.
Tutto cio’ e’ a conoscenza dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi che saranno presenti a L’Aquila?

il ponente 3 luglio 2009

VIAGGI

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