sabato 15 agosto 2009

I DELITTI D'AGOSTO, DA VIA POMA A LLORET DE MAR


ROMA (ANSA) - Le cronache estive si tingono ogni anno di giallo. Da via Poma nel 1990 a Garlasco nel 2007 fino alla vicenda della ragazza di Padova uccisa l' anno scorso in Spagna da un giovane che aveva conosciuto in discoteca, i mesi più caldi hanno fatto da cornice a omicidi che, in anni diversi, hanno catalizzato l'attenzione degli italiani.

Risolti o rimasti senza un colpevole, i delitti estivi hanno impegnato a lungo gli investigatori in indagini complesse e controverse, trasformandosi in veri e propri rompicapo che hanno lasciato ombre e misteri su colpevoli e moventi, spesso di tipo passionale. Il caso più famoso è l' assassinio di Simonetta Cesaroni, l' impiegata dell' associazione degli ostelli della gioventù massacrata con 30 coltellate nell' ufficio di via Poma, a Roma, il 7 agosto di 19 anni fa. Le indagini su quell' omicidio - che avevano coinvolto personaggi poi usciti di scena, come il portiere Pietrino Vanacore e il giovane Federico Valle, nipote di un anziano architetto che abitava nel palazzo - non si sono mai fermate: proprio due mesi mesi fa il Gup ha fissato per il 24 settembre prossimo l' udienza per esaminare la richiesta della procura della capitale di rinviare a giudizio Raniero Busco, ex fidanzato della ragazza. Busco, che oggi ha 44 anni, é accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà ma si è sempre proclamato innocente. Gli inquirenti hanno puntato i riflettori su di lui grazie ai progressi delle tecniche investigative, come i test per il Dna. Stando agli accertamenti, inoltre, il segno di un morso trovato sul seno sinistro di Simonetta e lasciato, secondo gli esperti, al momento dell' omicidio, è compatibile con l' arcata dentale di Busco.

LUGLIO 2008 - Federica Squarise, 23enne di Padova, scompare la notte dell'1 luglio a Lloret de Mar, sulla costa Brava dove era in vacanza. Viene trovata morta una settimana dopo. Per il suo omicidio è sotto processo in Spagna Victor Diaz Silva, l'uruguayano 30enne, reo confesso, che soffocò la ragazza - conosciuta ad una festa - perché non voleva avere un rapporto sessuale con lui.

AGOSTO 2007 - L'omicidio di Chiara Poggi macchia il Ferragosto di due anni fa. La mattina del 13 agosto il fidanzato della vittima Alberto Stasi la trova riversa a terra nella villetta di Garlasco (Pavia): l'assassino le ha sfondato il cranio. Già dopo una settimana, il 24enne studente della Bocconi viene iscritto nel registro degli indagati. Indizi e dubbi continuano a dividere innocentisti e colpevolisti. Dalle scarpe immacolate indossate da Alberto quando ha scoperto il cadavere, alle macchie sui pedali della sua bici. Ad aprile scorso, al termine della camera di consiglio del processo con rito abbreviato in cui è imputato Stasi, il gup invece di emettere una sentenza ha riaperto le indagini e disposto nuovi accertamenti. A 24 mesi di distanza la morte di Chiara resta un delitto irrisolto.

AGOSTO 2006 - Una relazione finita male è la causa della morte del noto pittore Aldo Bresciani. Il 20 agosto viene trovato senza vita, nudo e avvolto in un lenzuolo nel suo attico di Brescia. Ad ucciderlo Hamine Safie, un 25enne maghrebino con cui il pittore 72enne da qualche tempo aveva una relazione che il ragazzo aveva deciso di troncare.

AGOSTO 2005 - Durarono venti giorni le ricerche dei due anziani coniugi Donegani, trovati poi morti nei boschi del bresciano, fatti a pezzi e rinchiusi in sacchi neri per spazzatura. A denunciarne la scomparsa era stato il nipote, Guglielmo Gatti, condannato all'ergastolo nel giugno del 2008. Secondo i giudici avrebbe agito perché, caduto in uno stato depressivo dopo la perdita dei genitori, non sopportava la serenità in cui vivevano gli zii.

AGOSTO 2004 - Il ritrovamento del cadavere di una turista tedesca nel Tevere apre il giallo di Roma. In un primo momento viene accusato dell'omicidio Nabil Benyahya. Durante le indagini il marocchino viene anche accusato dello stupro un'altra ragazza romana. Dopo una breve evasione dagli arresti domiciliari, nel 2007 Benyahya è infine stato condannato per aver causato indirettamente la morte della donna annegata nel Tevere, che aveva fatto bere e fumare hascisc prima di abusare di lei in una baracca in riva al fiume.
14 AGOSTO 2009

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