Chiara Poggi: la ragazza ora e' "oggetto di nuovi approfondimenti del caso". Lo scrive il Corriere della Sera: secondo il quotidiano il racconto della ragazza ("ero a casa e ci sono rimasta fino al primo pomeriggio") non coincide con i rilievi tecnico informatici, dato che il suo cellulare il giorno dell'omicidio aggancio' due celle diverse del Comune. Questo significa, secondo la ricostruzione del Corriere, che la copertura del cellulare quel giorno fu garantita da due centrali diverse, cosa che di solito succede quando una persona di sposta da un'area all'altra.La ragazza pero' ha sempre testimoniato che la mattina in cui Chiara fu uccisa, il 13 agosto del 2007, resto' in casa a Garlasco, non lontano dalla villetta dei Poggi, a scrivere la tesi e non usci' prima delle quattro. Sono dunque molte le domande
che nascono da questa scoperta, e il perito informativo del giudice Stefano Vitelli, scrive il Corriere, "vuole andare a fondo dei dettagli tecnici e chiedere al gup nuovi accertamenti". La parola d'ordine per gli inquirenti e' "non lasciare niente al
caso".Gli avvocati di Alberto Stasi, unico indagato per l'omicidio, un anno fa avanzarono l'ipotesi che ci fossero due persone sul luogo del delitto: le perizie e gli esami dovrebbero dare risposte anche in merito. Sembra pero', conclude il quotidiano milanese, che gli ulteriori accertamenti riportino alla teoria di una sola persona presente quel giorno nella villetta di Garlasco.
rainews- 24 26 settembre 2009
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