Ex fidanzato vittima: "Chi sa parli"
Indicato dal 2007 come il presunto assassino dell’ex fidanzata Simonetta Cesaroni, Raniero Busco ha deciso di raccontare la sua verità sul giallo passato alle cronache come il delitto di via Poma. "Accordi, bugie, depistaggi. E ricatti. Questo c'è dietro la morte di Simonetta - rivela Busco - . "Per anni sono rimasto in silenzio, ma ora basta". Il processo riprenderà il 19 ottobre.
(Simonetta Cesaroni -lapresse)
"Non sono andato in aula. Non ho voluto ascoltare chi ha trasformato la mia vita in un inferno. Chi ha voluto rubare la mia serenità con un'accusa infame", racconta Busco sul prossimo numero del settimanale "Vivo".
La ragazza venne uccisa il 7 agosto 1990. Si indaga sul portiere dello stabile, scagionato dalle accuse dopo un mese. Gli investigatori si concentrano allora su un nipote di un inquilino del palazzo e successivamente sul datore di lavoro di Simonetta. Nessuno viene rinviato a giudizio. I protagonisti della vicenda, a vario titolo, entrano ed escono più volte di scena.
Nel 2007 una nuova perizia indica in Raniero Busco un nuovo indagato: gli esperti trovano il suo Dna sulle tracce di saliva sul reggiseno di Simonetta.
"Chi ha mandato Simonetta in via Poma quel martedì? C’era già stata il venerdì precedente in quell’ufficio, ed era pagata per lavorare due giorni la settimana, il martedì e il giovedì. Perché va ancora in via Poma se c’era già stata il venerdì prima? Perché hanno sempre cercato di non lasciarla da sola in quell’ufficio? Qualcuno ha ricevuto due telefonate la sera dell’omicidio: chi le ha fatte? E chi cercavano? E perché?", sono le domande che si pone Busco che chiede a chi sa di parlare.
"Ci vuole coraggio a dire la verità. E i vigliacchi non parlano. E, forse, chi sa non ha solo paura di un’accusa di favoreggiamento. Quella è ormai prescritta. Potrebbe esserci dell’altro.... Il nome di chi l’ha uccisa è negli atti. Basta cercare. Voler capire al di là di quelle che sono le battaglie di consulenti e periti", spiega l'ex fidanzato della vittima.
Per Busco ci sono persone che avrebbero volutamente condizionare le indagini con testimonianze e ricostruzioni confuse. Ma ormai è tardi perché molte vicende processuali sono state archiviate. "Non può chiudersi con me questo delitto - racconta Busco al settimanale - Perché Simonetta merita giustizia".
Udienza rinviata
E' stato rinviato al 19 ottobre il procedimento relativo all'esame della richiesta di rinvio a giudizio di Raniero Busco per l'omicidio di via Poma. Il gup Maddalena Cipriani ha posticipato l'udienza affinché possano essere sentiti tutti i periti e consulenti che si sono occupati della vicenda. Nel dettaglio verranno convocati tutti gli esperti che si sono occupati degli accertamenti sul morso trovato su un seno di Simonetta.
TGCOM 25 SETTEMBRE 2009
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