sabato 2 febbraio 2008

Erba:«Mi piaci, voglio conoscerti». Per Azouz apre anche il fan club

«Mi piaci, voglio conoscerti», scrive una ragazza. Un'altra gli offre un posto di lavoro in un pub di Lissone. Un padre di famiglia che ha perso la mamma in tenera età dice di essergli vicino. Azouz piace. Fa discutere, forse, per l'esposizione mediatica a cui si è sottoposto in questi mesi, ma molte delle lettere che gli sono arrivate in carcere a Vigevano - un centinaio - testimoniano affetto o quantomeno simpatia. A tal punto che un'agenzia di eventi del Torinese sta persino pensando di dar vita a un fan club dedicato al giovane tunisino, che nella strage di Erba ha perso il figlio Youssef, la moglie Raffaella, la suocera Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini.«È un tipico fenomeno italiano - spiega Roberto Tropenscovino, legale di Marzouk - la gente comune è attratta dalla persona di Azouz e manifesta solidarietà, o pseudosolidarietà, tramite queste lettere». Ma sono tutte lettere positive' «C'è qualche insulto - risponde il legale - ma soltanto nel 10% dei casi». Quasi tutte le lettere arrivano in carcere a Vigevano, e Azouz cerca di rispondere a ognuna. Qualcuna però viene recapitata anche allo studio dell'avvocato Tropenscovino. «Una persona di Milano si dice disponibile a ospitarlo in caso di arresti domiciliari - racconta il legale - un'altra dice di essere un padre di famiglia che ha perso la mamma in giovane età, perciò manifesta la sua vicinanza ad Azouz. C'è anche una ragazza di Varese che gli dice 'mi piaci, voglio conoscerti'. O un'altra che gli offre un lavoro in un pub di Lissone». L'agenzia piemontese si chiama 'La Diva Eventi', ha sede a Settimo Torinese ed è gestita da Flaviana Raso, che sta pensando di aprire un fan club di Azouz. Come mai' «Martedì scorso (giorno di inizio del dibattimento in Corte d'Assise, ndr) ho visto un sacco di ragazzi con il cellulare che volevano fotografare a tutti i costi Azouz - risponde Flaviana Raso - Mi sono resa conto che Marzouk è un personaggio che piace, poi credo che molti siano rimasti toccati dal suo dramma». In cosa consisterebbe' «Innanzitutto, si dovrebbero radunare un po' di persone che hanno in simpatia Azouz. Poi, potremmo anche creare un merchandising ad hoc, oppure più avanti alcune serate in discoteca».E a chi potrebbe accusarla di fare business su una tragedia, Flaviana Raso risponde che «sono mamma e posso immaginare il dolore per la perdita di un figlio. E prima di giudicare, la gente dovrebbe vivere certe esperienze. Non penso certo che Azouz sia il "vedovo allegro", come qualcuno l'ha definito. Anzi, magari certi atteggiamenti fanno parte di una sorta di autodifesa. Il dolore non si può tradurre in comportamenti».
Corriere di Como Andrea Bambace 1 febbraio 2008

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