Venerdì 01-02-2008 22:21
Le prossime deposizioni
Altro orrore in aula di Corte di Assise a Como. Scontato e inevitabile visto che si sta parlando di una autentica strage, quella della corte di via Diaz. L'udienza in programma lunedì mattina, la terza della serie, sarà come le prime due improntata a racconti inevitabilmente forti. Su tutti quello che farà davanti a giudici, pubblico ministero e avvocati Giovanni Scola, il medico legale dell'ospedale Sant'Anna.Lui ha effettuato l'autopsia sulle quattro vittime della mattanza, lui sarà chiamato a ricostruire ferite e colpi subiti da Raffaella, Youssef, Paola e Valeria. Da Scola, rimasto pure lui colpito dalla brutalità di quanto visto appena entrato in quella casa, il pm Astori cercherà di sapere anche se quelle ferite da lui riscontrate sono compatibili con l'azione di una sola o più persone. Ed infine l'ora della morte dei quattro sotto i colpi di spranga e coltello. Un racconto, il suo, che sarà supportato anche da foto e diapositive scattate in quella tragica sera sul luogo del delitto. Supporto tecnologico che il pm lariano ha già utilizzato nelle prime due udienze. I particolari più crudi verranno però oscurati a pubblico e giornalisti. Non solo Scola, lunedì mattina. Prima di lui è atteso in aula il perito della Procura Massimo Bardazza, già contattato in passato per spiegare incendi e distruzioni varie. A lui il compito di illustrare ai giudici dove si è sviluppato il rogo in casa Castagna e da quali punti è partito. Mercoledì il comandante dei pompieri di Erba, Ferruccio Miotto, aveva parlato di due punti di innesco, rispettivamente nella camera matrimoniale vicina al corridoio e nella cameretta del piccolo Youssef.
Marco Romualdi
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