5 febbraio 2008 alle 21:38 —
Riprende domattina alle 9.00 il processo in Corte d’Assise a Como per la strage di Erba.
La quarta udienza sarà dai contenuti meno cruenti di quella di ieri ma ugualmente utile alla Pubblica accusa per ricostruire quel clima di ‘banale litigiosita’ condominialé, come lo definì lo stesso Pm Massimo Astori per dare un movente all’orribile eccidio. Domani sul banco dei testimoni sfileranno soprattutto i vicini di casa, coloro che abitano nella vecchia cascina ristrutturata di Via Diaz. A meno di sorprese dovrebbe esserci anche quello che tutti hanno sempre chiamato il ‘siriano’, per le sue origini, che abitava in quella struttura con moglie e figlio. L’uomo raccontò nei primissimi giorni di indagine di aver udito dei particolari rumori e di aver notato aggirarsi nel cortile persone che non gli parve di riconoscere.
Dopo la mattanza si è trasferito in Brianza con la famiglia. Intanto, mentre il processo prosegue speditamente, va avanti anche l’inchiesta condotta dallo stesso magistrato, sul presunto giro di droga che il primo novembre ha portato in carcere, a Vigevano, Azouz Marzouk. Dopo un primo tentativo andato a vuoto, l’avvocato Roberto Tropenscovino, che assiste il giovane tunisino sia come parte civile al processo sia come difensore per l’inchiesta sulla droga, avrebbe trovato un’altra famiglia che potrebbe avere i requisiti per poter ospitare il 27enne in regime di arresti domiciliari. “Entro fine febbraio — fa sapere, infatti il legale — presenterò al Gip Luciano Storaci una nuova istanza in tal senso”.
Lo stesso Tropenscovino fa anche sapere che l’inchiesta dovrebbe essere conclusa entro fine mese. “Già è stata presentata istanza al Tribunale del Riesame, non appena chiuso il fascicolo la ripresenteremo anche alla Procura di Como”. Non si sbilancia sul nome della nuova famiglia “sperando che resti segreto fino all’ultimo”.
Fonte: Repubblica.it
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