martedì 8 novembre 2011

SARAH SCAZZI, "MISSERI ACCUSÒ SABRINA SOTTO EFFETTO DI FARMACI"

Lunedì 07 Novembre 2011 - 2

TARANTO - Michele Misseri riferì più volte, sin dall'inizio della sua detenzione, alla psicologa e allo psichiatra del carcere di Taranto, nel quale era rinchiuso, di essere l'unico colpevole dell'omicidio della nipote quindicenne Sarah Scazzi. Lo hanno confermato gli stessi professionisti - Dora Chiloiro, psicologa, e Giovanni Primiani, psichiatra - ascoltati oggi come testimoni in udienza preliminare (ultime battute l'11 novembre) su richiesta, accolta una settimana fa dal gup Pompeo Carriere, della difesa di Sabrina Misseri.

I testimoni convocati erano tre, ma uno - padre Saverio Calabrese, cappellano del carcere, citato dalla Procura - si è appellato al 'segreto confessionalè che gli si impone nel momento in cui svolge il suo ministero all'interno della casa circondariale, e dunque non ha potuto riferire nulla. Per quanto si è appreso di una udienza preliminare che in ogni caso si tiene a porte chiuse, come fissa il codice di procedura penale, lo psichiatra ha anche riferito che 'zio Michele' gli disse di aver assunto farmaci che gli avrebbero causato perdita parziale di lucidità nelle ore che precedettero, il 15 ottore 2010, la sua chiamata in correità della figlia Sabrina per l'omicidio di Sarah.

Assunzione di farmaci che però viene smentita dalle testimonianze, già presenti da tempo negli atti, di quattro operatori del carcere, corredate dal rifiuto sottoscritto dallo stesso Misseri ad assumere farmaci, così come risulterebbe anche dalla cartella clinica.


Alla psicologa, invece, Michele Misseri avrebbe anche riferito che l'accusa a Sabrina, cioè la ritrattazione della sua prima confessione, sarebbe stata 'consigliatà da qualcuno. L'agricoltore di Avetrana, che resta sempre al centro dell'inchiesta nonostante i capi d'imputazione sulle sue spalle siano diventati meno gravosi riducendosi sostanzialmente al concorso nella soppressione del cadavere di Sarah, è passato ai «non ricordo» quando il gup gli ha chiesto conferma sulla circostanza, addotta dalla pubblica accusa, secondo cui il suo ex difensore di fiducia, Francesco De Cristofaro, avrebbe tentato di fargli ammettere la violenza sessuale sul cadavere di Sarah. Ammissione corredata, secondo il contenuto di una intercettazione di un colloquio tra Michele Misseri e la moglie, dalla frase «me lo ha detto l'Avvocato e la criminologa; di non dirlo più che non è vero», dove per avvocato e criminologa si intenderebbero l'ex legale di fiducia Daniele Galoppa e la consulente Roberta Bruzzone. Circostanza per la quale De Cristofaro è finito imputato con l'accusa di infedele patrocinio.

Il giudice oggi ha anche deciso che non ci sarà riesumazione del cadavere di Sarah, con nuovo esame autoptico, come richiesto dall'avv.Raffaele Missere, difensore di Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri e con lui accusato di concorso in soppressione di cadavere. «Attività istruttoria non assolutamente necessaria ai fini della decisione» l'ha definita il gup Carriere nell'ordinanza di rigetto. Ed emerge anche che il 4 novembre scorso la Procura ha consegnato al giudice la trascrizione della intercettazione del colloquio in carcere del 22 ottobre 2010 tra Michele Misseri e sua figlia Valentina, alla quale è allegato il video. Una settimana prima 'zio Michele' ha chiamato in causa per il delitto l'altra figlia Sabrina, e a Valentina chiede in dialetto 'Cosa sta nascondendo Sabrina?'.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=147150&sez=ITALIA
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