Abbiamo raccolto
elementi molto utili
L'avvocato Tropenscovino
Cercavate qualcosa di particolare nella casa di via Diaz' «Sì. Ma non posso dire che cosa, perché ritengo che si debba giocare a carte coperte». Roberto Tropenscovino, avvocato di Azouz Marzouk, al termine del sopralluogo di ieri ha dichiarato di aver riscontrato «elementi molto utili» ai fini processuali.Entrare nella casa, secondo il legale, «è stato utilissimo. D'altronde - aggiunge - era nostro diritto accedere, così come fatto dai difensori degli imputati. Se siamo qui non è certo per colpa nostra, ma perché la strategia adottata dalla difesa ci ha imposto di non lasciare nulla al caso, nulla di intentato, e di arrivare al processo pronti e preparati».Interrogato sul motivo del sopralluogo, l'avvocato di Azouz ha ammesso che si cercava qualcosa di particolare ma, come anticipato, non ha rivelato cosa. «Ritengo che ora si debba giocare a carte coperte - ha detto - ma abbiamo raccolto elementi molto utili».Sullo stato d'animo di Azouz Marzouk all'interno dell'appartamento di via Diaz, il legale del tunisino ha commentato che «sicuramente a lui avrà fatto un effetto più sconvolgente rispetto a me. Abbiamo rivissuto insieme attimo dopo attimo quanto accaduto, è stato utile ripercorrere il tutto. Azouz è rimasto senza parole. Per noi comunque è tutto chiaro, ma siccome non sembra lo stesso per la difesa, abbiamo fatto dei riscontri. C'è qualcosa in più che porteremo in Corte d'Assise, e che riguarda anche la dinamica».«Abbiamo evidenziato alcuni aspetti - prosegue Tropenscovino - che forse erano passati sottotono. La partita si sarebbe potuta giocare a carte scoperte se fosse stato adottato un altro rito, invece ora non lasceremo nulla al caso. Se ci saranno sorprese da parte della difesa - conclude l'avvocato - arriveranno anche da parte nostra».
Andrea Bambace
Nella foto: Azouz nella palazzina della strage. Di spalle il suo avvocato, accanto al luogotenente Gallorini
Fonte: Il Corriere di Como
Cercavate qualcosa di particolare nella casa di via Diaz' «Sì. Ma non posso dire che cosa, perché ritengo che si debba giocare a carte coperte». Roberto Tropenscovino, avvocato di Azouz Marzouk, al termine del sopralluogo di ieri ha dichiarato di aver riscontrato «elementi molto utili» ai fini processuali.Entrare nella casa, secondo il legale, «è stato utilissimo. D'altronde - aggiunge - era nostro diritto accedere, così come fatto dai difensori degli imputati. Se siamo qui non è certo per colpa nostra, ma perché la strategia adottata dalla difesa ci ha imposto di non lasciare nulla al caso, nulla di intentato, e di arrivare al processo pronti e preparati».Interrogato sul motivo del sopralluogo, l'avvocato di Azouz ha ammesso che si cercava qualcosa di particolare ma, come anticipato, non ha rivelato cosa. «Ritengo che ora si debba giocare a carte coperte - ha detto - ma abbiamo raccolto elementi molto utili».Sullo stato d'animo di Azouz Marzouk all'interno dell'appartamento di via Diaz, il legale del tunisino ha commentato che «sicuramente a lui avrà fatto un effetto più sconvolgente rispetto a me. Abbiamo rivissuto insieme attimo dopo attimo quanto accaduto, è stato utile ripercorrere il tutto. Azouz è rimasto senza parole. Per noi comunque è tutto chiaro, ma siccome non sembra lo stesso per la difesa, abbiamo fatto dei riscontri. C'è qualcosa in più che porteremo in Corte d'Assise, e che riguarda anche la dinamica».«Abbiamo evidenziato alcuni aspetti - prosegue Tropenscovino - che forse erano passati sottotono. La partita si sarebbe potuta giocare a carte scoperte se fosse stato adottato un altro rito, invece ora non lasceremo nulla al caso. Se ci saranno sorprese da parte della difesa - conclude l'avvocato - arriveranno anche da parte nostra».
Andrea Bambace
Nella foto: Azouz nella palazzina della strage. Di spalle il suo avvocato, accanto al luogotenente Gallorini
Fonte: Il Corriere di Como
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